Coronavirus, innalzare il livello di controllo in tutti gli hub regionali del sud 

Le Regioni del sud hanno attivato velocemente il sistema di sorveglianza alla luce delle recenti notizie che ci informano del diffondersi del virus 2019-nCoV.

I controlli in aeroporto, come da mio precedente articolo, saranno allargati anche a tutti i voli provenienti dal Nord Italia.
Tuttavia ritengo importante e strettamente necessario un intervento più allargato sul tema degli spostamenti dei tanti cittadini meridionali residenti in Lombardia e Veneto, e più in generale nel Nord Italia, che intendono ritornare nel luogo di origine a causa della chiusura di scuole, università, uffici.
Nella fattispecie occorre innalzare il livello di controllo in tutti gli hub regionali, individuati negli aeroporti diffusi sul territorio, nelle stazioni ferroviarie classificate da RFI come “golden” e “silver”, nei Terminal bus a lunga percorrenza.
Il gruppo operativo che ciascuna Regione ha individuato (dipartimento Salute e Protezione Civile) dovrebbe, a mio avviso, essere esteso ad una cabina di regia più allargata comprendente non solo Regione e Governo (Conferenza delle Regioni), ma anche MIT, ENAC, TRENITALIA e società di gestione degli aeroporti e delle aziende di trasporto pubblico che sviluppano servizi automobilistici di lunga percorrenza, con l’obiettivo di organizzare e pianificare le diverse modalità di controllo dei cittadini che fanno rientro nelle regioni del Sud.
Il tutto con il supporto della Protezione Civile e quindi delle innumerevoli e quanto mai pregiate associate di volontariato.
Un piccolo contributo per un problema che può diventare grande.

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