Lamezia ha bisogno della Multiservizi, la Multiservizi ha bisogno di Lamezia

Ma il personale ha tutto le giustificazioni per protestare: due mesi di arretrati dello stipendio, specialmente per famiglie monoreddito, è un problema. Tutto ciò deve far riflettere la proprietà (il Comune di Lamezia). In realtà ne avevo già parlato perché la crisi della società parte da lontano. Ma oggi non interessa, è più importante capire se è conveniente salvare la società e come procedere per il suo risanamento.

La prima scelta, che ritengo strategica, è quella di scindere l’azienda dal ramo trasporti in quanto la cronica carenza di risorse nel comparto del TPL rende necessario avviare percorsi di efficientamento non più solo interni alle aziende ma anche in termini di nuovi servizi offerti ed organizzazione manageriale più snella. La Multiservizi non può accollarsi costi di servizi non produttivi. Occorre “disegnare” una new company capace di gestire il tradizionale Trasporto Pubblico Locale, finanziato dalla Regione Calabria con un corrispettivo annuale di circa un milione e mezzo di euro.

La società partecipata ha tutte le potenzialità per offrire servizi efficienti al territorio, programmando un piano di azioni volto ad una riorganizzazione complessiva e radicale della company. La Newco, in particolare, avrà il compito di offrire servizi di trasporto pubblico in funzione delle specifiche esigenze di mobilità (quelle che riescono a produrre flussi di mobilità economicamente sostenibili come per esempio gli spostamenti sistematici, oppure quelle delle fasce sociali più deboli). Esigenze di mobilità che si sono modificate nel territorio di Lamezia, fino al punto che il sistema del trasporto pubblico (il cosiddetto autobus) sia stato letteralmente abbandonato, con la trasformazione delle aree urbane in funzione delle dinamiche economiche e demografiche.

Emerge quindi, come seconda azione, la necessità di aggiornare il servizio pubblico in modo da cogliere la complessità e l’articolazione dei fenomeni urbani. La Regione Calabria ha provveduto a definire i servizi minimi di TPL; Lamezia Multiservizi, nelle vesti di nuova company, potrebbe trarre vantaggi da questi nuovi indirizzi regionali. L’implementazione di un nuovo progetto di rete, con la contestuale rivisitazione degli sprechi anche in termini organizzativi, rappresenta l’occasione per avviare una incisiva operazione di ridefinizione dei “perimetri aziendali” i cui servizi di trasporto pubblico, ricordiamolo, devono essere erogati sulle reali esigenze della domanda di mobilità e delle diverse categorie di utenti.

Questo è possibile; innumerevoli aziende di TPL, sull’orlo del tracollo (dopo aver toccato il fondo), hanno intrapreso nuove direzioni, cambiato la velocità. La rinascita del servizio di Trasporto Pubblico a Lamezia, oggi totalmente assente, produce il salvataggio di una azienda che ha tutte le carte in regola per proseguire il suo percorso professionale.

Io ci credo. E voi?

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MARCO FOTI
Marco Foti, pugliese di origini, ha vissuto e studiato a Reggio Calabria dove si è laureato, presso l’Università Mediterranea, in ingegneria civile, indirizzo trasporti.
Ha iniziato la propria attività professionale presso l’ateneo di Reggio Calabria in parallelo alla libera professione nel settore dell’ingegneria civile e dei lavori pubblici.

Vive in Liguria dove è Iscritto all’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Genova. Esperto di pianificazione e programmazione dei sistemi di trasporto e dei servizi di logistica, è stato membro della Commissione Trasporti dell’Ordine di appartenenza ed è stato selezionato tra gli esperti di riferimento per il Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture per il periodo 2011-2012 e 2016-2017.

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