Lamezia è una città allo sbando. La Commissione dia un segnale importante alla città
Lamezia è una città allo sbando. Mi dispiace affermare una così grave situazione. D’accordo sul fatto che non vi sia un governo cittadino ma non sono d’accordo sulla scelta di non amministrare. Mancano gli elementi essenziali per la normale conduzione dei servizi al cittadino.
Partiamo dalle strade. Complice anche il maltempo che ha imperversato in questi giorni, la città è diventata una groviera. Sull’asfalto non ci sono buche ma voragini, non segnalate e quindi pericolose per gli utenti della strada. I marciapiedi, laddove esistenti, sono invasi da sterpaglie, rifiuti (anche pericolosi) o, nella migliore delle ipotesi, da autovetture parcheggiate in modo selvaggio.
Le scuole. Mi sembra paradossale raccontare questo. In occasione delle elezioni politiche, i plessi scolastici interessati hanno interrotto le lezioni alle ore 13.30, escludendo il servizio mensa. Razionalmente, qualunque genitore suppone che non sia necessario disdire il ticket mensa con l’apposita applicazione. Invece no. L’ufficio scolastico non ha proceduto con questa operazione automatica tant’è che i plessi scolastici hanno ricevuto (alcuni) pranzi nella giornata di venerdì, senza che ve ne fosse il bisogno in quanto i bambini sarebbero rientrati a casa. D’accordo l’amministrazione straordinaria della commissione ma tutto ciò credo che rientri nella normale ed ordinaria gestione dei servizi al cittadino.
Teatri e strutture sportive. Nei giorni scorsi la città è stata visitata da un inviato di Striscia la notizia. Lo stadio comunale Guido D’Ippolito di via Marconi, il campo sportivo Gianni Renda a Savutano, il campo sportivo frazione di Fronti, il campo sportivo Remo Provenzano di via dei Bizantini, la palestra dell’istituto comprensivo Gatti di via Amendola, la palestra dell’Istituto Agrario di Savutano, oltre al palazzetto dello Sport “Alfio Sparti” di via Marconi ed i teatri Umberto e Costabile sono le strutture ai quali è stato vietato l’accesso al pubblico per la mancata certificazione di prevenzione incendi prevista dalla vigente normativa in materia. Ma non è anche compito della Commissione straordinaria affrontare le criticità e trovare le soluzioni per un pronto ripristino delle condizioni di sicurezza?
Oppure la Commissione straordinaria è stata individuata esclusivamente per nominare i rappresentanti del Comune nelle diverse società partecipate?
Credo e spero che non sia proprio così. La commissione ha tutti gli strumenti per amministrare, in condizioni straordinarie, e condurre la città verso uno standard quanto meno civile per non puntare all’eccellenza. La città ha bisogno di segnali positivi, confortanti. Un esempio è la ZES creata da poco dal Ministero su proposta della Regione, un’occasione imperdibile; se non si è preparati si rischia di perdere questa enorme opportunità.
Dia la Commissione un segnale importante alla città ed i cittadini faranno lo stesso dalla loro parte.
MARCO FOTI
Marco Foti, pugliese di origini, ha vissuto e studiato a Reggio Calabria dove si è laureato, presso l’Università Mediterranea, in ingegneria civile, indirizzo trasporti.
Ha iniziato la propria attività professionale presso l’ateneo di Reggio Calabria in parallelo alla libera professione nel settore dell’ingegneria civile e dei lavori pubblici.
Vive in Liguria dove è Iscritto all’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Genova. Esperto di pianificazione e programmazione dei sistemi di trasporto e dei servizi di logistica, è stato membro della Commissione Trasporti dell’Ordine di appartenenza ed è stato selezionato tra gli esperti di riferimento per il Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture per il periodo 2011-2012 e 2016-2017.
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