Lo sfogo di Carlo Calcagni dopo la sospensione cautelare dal Campionato paralimpico ciclismo: “Il farmaco prescritto assunto lontano dalle gare è salvavita!”
GUAGNANO – (LE) Vi abbiamo raccontato nei giorni scorsi attraverso gli amici di Abilitychannell il nuovo dramma, questa volta sportivo, di Carlo Calcagni, atleta della nazionale italiana di ciclismo paralimpico e campione pluridecorato. In occasione di un controllo antidoping effettuato ai recenti Campionati Italiani a Levico Terme in Trentino, l’atleta azzurro è risultato positivo alle prove antidoping ed è stato cautelativamente sospeso in attesa di ulteriori chiarimenti. E’ quanto si apprende dal comunicato apparso sul sito del Coni e riportato da Abilitychannell.
Il Mesterolone Metabolita, è la sostanza contestata dal Comitato a Carlo Calcagni. Sostanza interrotta, per iniziativa dello stesso atleta, da tempo e proprio per non condizionare la sua attività agonistica, nonostante i medici avessero fornito parere contrario visto che il medicinale è un vero e proprio “salvavita” e vista la sua drammatica condizione di salute.
L’antidoping quindi ha disposto la sospensione cautelare, come è giusto che sia, in attesa di ulteriori controlli medici ed accertamenti. Il colonnello Carlo Calcagni ha inviato al nostro giornale la sua testimonianza su questo momento così drammatico per la sua realtà di atleta e di ammalato che non vuole darsi certo per vinto, ma che richiede a gran voce e con tanto di prove mediche che venga riconosciuta la sua integrità di uomo e di atleta:
“Cari Amici,
sono giorni duri per me…E forse anche tutti coloro che hanno sempre creduto e continuano a credere in me…
Malgrado il motto male non fare paura non avere insegnatomi dai miei genitori… Sentirsi additato per “sospetto doping”… Una persona come me che fa fatica anche a respirare e che nonostante tutto continua ad allenarsi…
Sono addolorato… Si è chiuso lo stomaco… Non mangio non dormo da due giorni… Ma NON MI ARRENDO!
Ho preso carta e penna e ho scritto… Ho scritto ai Presidenti della Federciclismo, del Comitato Paralimpico e del CONI… Anzi se avete altri indirizzi mail utili mandatemeli perché voglio scrivere a tutti coloro che devono sapere… Allegando anche i certificati!
Io quel farmaco… Una compressa… Come prescritto… Devo prenderlo per la vita e a vita!
Tra i miei organi distrutti a causa dell’intossicazione riportata dall’uranio impoverito anche l’ipofisi ha smesso totalmente di funzionare e la sua funzione deve essere sostituita da adeguata terapia. Ma il Comitato Italiano Paralimpico che ha acquisito tutte le mie cartelle cliniche questo lo sa, dunque perchè questa accusa infamante?
Spero quindi che si ravvedano e che sia stata solo una svista compiuta in buona fede.
Spero di poter ritornare quanto prima in Nazionale… Non posso neanche immaginare la mia vita fuori da quel meraviglioso ambiente che mi stava regalando emozioni indescrivibili e una gran voglia di vivere.
Ho perso 4 chili in meno di tre giorni… Sono stanco… Distrutto! Ma ho trovato comunque la forza mentale per allenarmi!
Non ce la faccio a pensare a tanta ingiustia… Confido in una soluzione a breve… Ci spero… Ci conto… E so bene che ME LO MERITO.
Se mi sarà data la possibilità di partecipare al Campionato del Mondo onorerò la maglia Azzurra e vi regalerò il gradino più alto del podio.
Vi terrò informati.
Sappiate che anche la vostra vicinanza per me è molto importante… NON SONO PIÙ SOLO!!!
Il vostro Carlo Calcagni”
Luisa Loredana Vercillo



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