Bruxelles sotto attacco: strage in aeroporto, esplosioni in metrò

strage_metro_bruxÈ di 13 morti il bilancio ufficiale delle esplosioni di questa mattina all’aeroporto internazionale di Bruxelles “Zaventen”. I feriti sarebbero 35. Le autorità confermano anche il blocco totale dei trasporti nella capitale belga.

Almeno una delle due esplosioni è avvenuta alle 8 nella sala partenze del terminal A vicino all’area check-in della America Airlines. Subito prima si “sarebbero udite raffiche di mitra e urla in arabo”, secondo fonti di stampa che citano testimoni. Una terza bomba è stata ritrovata inesplosa all’aeroporto, secondo fonti dei vigili del fuoco. La strage avrebbe dunque potuto avere dimensioni persino maggiori.

ESPLOSIONE ANCHE IN METROPOLITANA. Un’esplosione ha colpito alle 9.15 la stazione di metropolitana di Malbeek, in pieno centro a Bruxelles. Testimoni citati da Le Soir hanno visto persone coperte di sangue uscire dalla fermata che si trova vicino ai Palazzi della Commissione europea, del Consiglio e del Parlamento. Ci sarebbero vittime, fonti di stampa parlano addirittura di 10 morti. L’azienda della metropolitana STIB ha annunciato su Twitter che la metro sta chiudendo.
I luoghi delle esplosioni al momento confermati sono l’aeroporto internazionale di Bruxelles e la fermata della metropolitana di Maelbeek. In rete circolano informazioni false che parlano di altri attacchi ad altre fermate della metropolitana.

Solo venerdì scorso 18 marzo era stato catturato in un quartiere di Bruxelles Abdeslam Salah, il decimo uomo del commando della strage del 13 novembre a Parigi che causò 130 morti.

È stato convocato per stamattina un Consiglio nazionale di sicurezza in Belgio. Il livello di allarme in tutto il Belgio è stato elevato al livello 4, il massimo previsto.

Un numero verde per i familiari. L’aeroporto di Bruxelles ha appena lanciato su twitter un numero che i familiari di passeggeri presenti allo scalo possono chiamare. Il numero è (0032) (02) / 753.73.00.

Il premier Michel: priorità le vittime. “Seguiamo la situazione minuto per minuto. La massima priorità va alle vittime e alle persone che si trovavano in aeroporto”. Lo scrive su Twitter il premier belga Charles Michel.

Il cordoglio dei vescovi belgi. Immediata la reazione dei vescovi del Belgio che esprimono la loro “costernazione” per l’attacco all’aeroporto di Zaventem. “I vescovi – fa sapere il direttore dell’ufficio stampa della Conferenza episcopale belga, padre Tommy Scholtes – condividono l’angoscia di migliaia di viaggiatori e le loro famiglie, gli addetti all’aviazione e le equipe di soccorso che si ritrovano ancora una volta in prima linea. Affidano alla preghiera tutta questa nuova situazione drammatica, in particolare le vittime”. La Conferenza episcopale fa inoltre sapere che i cappellani dell’aeroporto sono tutti al servizio.

Gentiloni: vicino al popolo belga. Seguo con il fiato sospeso l’evolversi della situazione a Bruxelles e mi stringo al popolo e al governo belga colpito da un nuovo attacco terroristico” ha detto il ministro degli Affari esteri Paolo Gentiloni. “Tutte le strutture della nostra diplomazia sono attivate per prestare massima assistenza ai nostri connazionali”, ha aggiunto.

L’Unità di Crisi della Farnesina raccomanda ai connazionali presenti a Bruxelles di evitare spostamenti. Unità di Crisi attiva: 06-36225.

Salvini (Lega Nord): ero in aeroporto, grande caos. “Sto rientrando in questo momento nei miei uffici a Bruxelles, la polizia mi ha bloccato a poca distanza dall’aeroporto, dove a minuti avrei preso un aereo per l’Italia”: lo ha detto all’Ansa Matteo Salvini, segretario della Lega Nord. Raggiunto al telefono, Salvini ha spiegato “stavo andando proprio alla sala partenze dell’aeroporto di Bruxelles per tornare in Italia quando sono stato bloccato e rimandato indietro dalla polizia. Qui intorno c’è un grande caos”.

(da Avvenire)

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