Al santuario di Dipodi mons. Schillaci benedice e accende la nuova lampada votiva in onore della Madonna
Benedetta e accesa nella serata di ieri dal vescovo di Lamezia Terme Giuseppe Schillaci la nuova lampada in argento posta davanti alla statua della Madonna di Dipodi nel santuario diocesano di Feroleto Antico. Realizzata dagli argentieri Gelardi di Palermo, la collocazione della nuova lampada si inserisce nel contesto delle celebrazioni per il millenario del santuario mariano, che hanno visto il mese scorso la chiusura della Porta Santa dell’anno giubilare.
“Un segno tangibile della preghiera costante che da questo santuario si eleva a Maria per tutta la comunità diocesana, a cominciare dal nostro Pastore il vescovo”, così il rettore del santuario di Dipodi don Antonio Astorino ha spiegato il significato della lampada votiva che “esprime quella che è la missione propria di ogni santuario: pregare per tutte le comunità della diocesi, notte e giorno, come questa lampada che sarà alimentata durante tutto l’anno dai fedeli. In questi mesi difficili abbiamo affidato il nostro vescovo alla Madonna di Dipodi. Da qui pregheremo perché possa sempre governare la Chiesa di Lamezia con amore di Padre”.
Il vescovo ha ringraziato i fedeli per la loro vicinanza nella preghiera in questi mesi di malattia. “Maria è la nostra madre, che ci accompagna in ogni momento della nostra vita, come ha accompagnato il suo figlio fino alla fine”, così monsignor Schillaci nel corso della celebrazione eucaristica, nella memoria della Madonna Addolorata, invitando a guardare a Maria “come una donna concreta, la vera discepola che ascolta la Parola e la mette in pratica. E’ questo ciò che ogni discepolo di Gesù è chiamata a fare: non è teoria o astrazione, ma è credere e mettere in pratica la Parola, come ha fatto Maria, associata al mistero del Figlio”.
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