Lamezia, la Scuola per la famiglia di Piano Luppino al Santuario di Sant’Antonio
LAMEZIA TERME (CATANZARO) – “La vita del cristiano è come un pellegrinaggio che ha come meta quella di raggiungere Cristo. SantAntonio da Padova ci aiuti a compiere meglio il nostro cammino nella vita e ci aiuti a conoscere meglio quali sono i tesori più preziosi che in esso troviamo: i poveri ed i sofferenti”.
Così Padre Bruno Macrì si è espresso al termine dell’incontro tenuto nel Santuario di Sant’Antonio di Lamezia Terme nei giorni scorsi in occasione della giornata di spiritualità vissuta della Scuola di catechismo per la famiglia della Comunità di Santa Teresa di Piano Luppino. Accompagnati dal parroco don Pino Latelli, dal vice don Francesco Bellomo e dalle catechiste Lina Mirabelli e Cinzia Vescio, i genitori e i ragazzi che frequentano la scuola per la famiglia sono stati accolti calorosamente da Padre Bruno Macrì il quale, nel corso della preghiera iniziale, ha chiesto a tutti di ricordare anche i malati e i tanti sofferenti che domandano sempre l’aiuto di Sant’Antonio. Il religioso ha intrattenuto quindi i presenti parlando della vita e della spiritualità di Sant´Antonio, della secolare devozione dei lametini al Santo del gigli, dei suoi viaggi, del suo desiderio di pace, dei segni prodigiosi che accompagnarono la sua predicazione, del suo amore per Dio e, infine, del significativo contributo che SantAntonio ha dato allo sviluppo della spiritualità francescana, con le sue spiccate doti di intelligenza, di equilibrio, di zelo apostolico e, principalmente, di fervore mistico. Al termine della catechesi è stato dato spazio alle domande dei genitori e dei ragazzi che hanno partecipato allincontro alle quali il Padre Cappuccino ha risposto con competenza. Prima di rientrare a casa, la Scuola per la famiglia” ha fatto visita agli ospiti della Casa di riposo comunale Bosco SantAntonio, dove si è vissuto un altro momento di preghiera e di comunione fraterna, stando vicini, attraverso lesecuzione di canti, poesie e soprattutto dando tanto affetto, a quanti spesse volte vivono in situazioni di sofferenza e solitudine.
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