Lezione magistrale di Don Aldo Figliuzzi sull’“Amoris laetitia” nella parrocchia del Carmine

LAMEZIA TERME (CATANZARO) – Nell’ambito del progetto “Scuola per la famiglia”, inserito nel percorso di formazione per le famiglie dei ragazzi prossimi alla cresima, si è svolto, nell’aula magna della Casa canonica della Parrocchia Beata Vergine del Carmine di Lamezia Terme, un interessante incontro con don Aldo Figliuzzi sull’esortazione apostolica post-sinodale di papa Francesco sull’amore nella famiglia “Amoris laetitia”.

L’incontro, al quale hanno preso parte anche altre famiglie della parrocchia che hanno gremito l’ampia sala, è stato coordinato dai parroci don Pino Latelli e don Gigi Iuliano. Don Aldo Figliuzzi, dopo aver illustrato i contenuti fondamentali dell’Amoris laetitia, si è soffermato sul capitolo quarto, vero e proprio “manifesto” e “inno” dell’amore matrimoniale, capace di salvare la famiglia e ha proseguito la lezione magistrale sostenendo che «con l’esortazione Apostolica Amoris Laetitia, Papa Francesco svela a tutti gli uomini un inganno di questo nostro tempo: credere che l’amore sia un elemento, presente nella vita delle persone, che necessità di poche attenzioni e cure poiché tutti sanno amare. Ma, attraverso esempi concreti di vita quotidiana, il Papa ricorda che ogni persona, a qualsiasi età, è chiamata ad educarsi e a rafforzarsi nell’amore poiché solo in questo modo si producono quei processi di maturazione della vera libertà, di crescita integrale della persona, di coltivazione dell’autentica autonomia. La famiglia, luogo in cui si impara ad avere vere e varietà di relazioni e dove si creano legami profondi attraverso il dialogo, l’umiltà, la comprensione, il perdono, la pazienza – ha spiegato don Aldo – deve educare all’amore e alla tenerezza e deve essere sostenuta dalla preghiera e dalla cura della vita spirituale».

Don Figliuzzi si è poi soffermato in modo particolare su un altro aspetto molto importante dell’Esortazione Apostolica: «Oggi – ha affermato il valente oratore – si è più preoccupati a prevenire i problemi futuri che a condividere il presente. Infatti il grande interrogativo dei genitori non deve essere dove si trova fisicamente il figlio, ma dove si trova in un senso esistenziale, dove sta posizionato dal punto di vista delle sue convinzioni, dei suoi obiettivi, dei suoi desideri, del suo progetto di vita. Il grande pericolo di questo nostro tempo è quello di sentirsi tranquilli in coscienza perché si sa sempre dove sia una persona (attraverso il cellulare o l’uso dei social network), ma, in realtà, non si conosce il cuore e quello che davvero la persona è e vuole della sua vita». Al termine della brillante relazione è stato dato spazio alle domande delle numerose famiglie che hanno partecipato all’incontro alle quali don Aldo ha risposto con puntualità e competenza e ha raccomandato di «utilizzare l’ “Amoris laetitia” come personale strumento di formazione».

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