Scannasurice, storia di una identità disgregata. In scena al Tau Unical il 30 e 31 gennaio, gli spettatori saranno sul palcoscenico

ARCAVACATA DI RENDE (COSENZA) – Il prossimo appuntamento di Festivart Meridiano Sud al Teatro auditorium dell’Unical vede in scena un testo scritto da Enzo Moscato dopo il terremoto del 1980 a Napoli: “Scannasurice”.

Lo spettacolo, nel nuovo allestimento con la regia di Carlo Cerciello, andrà in scena il 30 e il 31 gennaio alle ore 20.30 e prevede solo 120 posti disponibili, per data, direttamente sul palcoscenico. Il testo, interpretato da Imma Villa, è una sorta di discesa agli “inferi” di un personaggio dall’identità androgina, nell’ipogeo napoletano dove abita, all’interno di una stamberga, tra gli elementi più arcani della napoletanità, in compagnia dei topi – metafora dei napoletani stessi – e dei fantasmi delle leggende metropolitane partenopee, dalla Bella ‘mbriana al Munaciello, tra spazzatura e oggetti simbolo della sua condizione, alla ricerca di un’identità smarrita dentro le macerie della storia e della sua quotidianità terremotata, fisicamente e metafisicamente.

Il personaggio fa la vita, “batte”, è originariamente un “femminiello” dei Quartieri Spagnoli, ma i femminielli di Enzo Moscato sono creature senza identità, quasi mitologiche. Per questo ne è interprete un’attrice, che del personaggio esalta l’ambiguità e l’eccesso. Sarà cieca Cassandra, angelo scacciato dal Paradiso, sarà maga, sarà icona grottesca e disperata, ma sempre poetica. Grazie alla straordinaria interpretazione di Imma Villa, Scannasurice è diventato un piccolo classico, vincendo moltissimi premi, tra i quali il prestigioso Premio della Critica 2015 come migliore spettacolo.

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