Lamezia Terme, De Biase lancia appello alle istituzioni: “Ripristinare la sede CISIA”
LAMEZIA TERME (CATANZARO) – “L’Ufficio C.I.S.I.A. di Lamezia Terme, che aveva competenza territoriale per i distretti di Corte d’appello di Catanzaro e di Reggio Calabria, ormai da diverso tempo, rimane fermo, mummificato, dimenticato, e inutilizzato. Tale situazione permane con l’incredibile e inquietante silenzio delle istituzioni”. Lo afferma Salvatore De Biase, già presidente del Consiglio comunale di Lamezia Terme.
“Allo stato, con ogni probabilità, si è in presenza – aggiunge – di una convenzione con il comune di Lamezia, che è titolare dei locali interessati. Gli stessi, da tempi lontani assegnati alla struttura citata, preservandosi il Comune la possibilità, secondo le necessità, di utilizzare le aule, con l’attrezzatura presente, per corsi formativi. Merito in buona parte, dell’amico Cancelliere Michele Cerminara, che ha saputo sostenere, proporre e perorare, assieme all’amministrazione del tempo, siffatta apprezzabile e fondamentale struttura”.
“Secondo informative, ad oggi, probabilmente, sono presenti – spiega – pochissime figure professionali del C.I.S.I.A. (o forse nessuna), nel mentre i locali sono idonei a svolgere ogni attività attinente il coordinamento Interdistrettuale dei S.I.A.. Paradossalmente e probabilmente, l’operatività e le competenze della struttura in oggetto sono stati trasferiti in un appartamento. Si tratta di un immobile in fitto su Catanzaro?”
“La domanda a questo punto è: che futuro avrà realmente il C.I.S.I.A di Lamezia? L’amministrazione – prosegue De Biase – ha attivato procedimenti di tutela? I locali comunali, hanno una loro prerogativa, e quale se il C.I.SI.A. non opera? Sicuramente, il mio ruolo di ‘sentinella soldato’ è quello di evidenziare problematiche a tutela e difesa di Lamezia, affidando al Sindaco battagliero, Paolo Mascaro, ogni forma di iniziativa, atta a mostrare che Lamezia, deve pesare e non essere continuamente svuotata, superata, o peggio sacrificata sull’altare catanzarese”.
“Il comune, il Sindaco, assieme all’auspicato, se possibile sostegno del Tribunale lametino, l’ordine degli avvocati, immagino, potranno adoperarsi – è l’auspicio di De Biase – verso la Corte di Appello di Catanzaro, o verso quanti possano intervenire per dare a Lamezia, ciò che quasi, probabilmente è stato tolto. Oltre a ciò, non guasterebbe che l’Ordine degli Avvocati, per esempio, utilizzassero i locali menzionati per aggiornamenti o bisogni intrinsechi, senza andare in altri luoghi”
“Allo scopo, non va dimenticato – prosegue – che il comune, ha concesso, in parte, i locali ad uso gratuito, ai Frati Minimi di San Francesco di Paola, con Delibera di Giunta comunale n. 306 del 18/11/2005, Contratto stipulato in data 02/12/2005 per la durata di anni 20 (venti). Il resto, ovvero l’altra parte di maggiore consistenza, è stata concessa al Ministero di Grazia e Giustizia per l’istituzione della citata CISIA”.
“Il motivo del mio appello dunque, è quello che l’amministrazione comunale, se possibile, risvegli la problematica, con l’auspicio, di far ritornare a Lamezia, gli uffici di che trattasi, considerato, inoltre, che sono a carico dei concessionari, tutte le spese di gestione: acqua, energia elettrica, riscaldamento, pulizia ed ogni altra imposta comunale. Insomma – conclude De Biase – la struttura C.I.S.I.A, immobile di via Cupiraggi a Lamezia Terme Sambiase, va recuperata. Sarà così, o grideremo sempre e ancora magari risultando ‘lamentini’, dopo l’ennesima perdita?”
Commenta