Agricoltura, bandi da 4 milioni per il potenziamento tecnologico delle aziende

La Regione Calabria mette a disposizione risorse per potenziare le dotazioni tecnologiche delle aziende agricole, con procedure semplificate. Sono stati pubblicati sul portale istituzionale www.calabriapsr.it i bandi del Psr Calabria 2014/2020 relativi agli interventi 4.1.1, “Investimenti nelle aziende agricole”, e 4.2.1, “Investimenti nella trasformazione, commercializzazione e sviluppo dei prodotti agricoli”, annualità 2020.

Entrambi finalizzati all’acquisto di macchinari e attrezzature (4.1.1) e di macchinari, attrezzature e impianti (4.2.1), sono stati illustrati ai rappresentanti delle organizzazioni di categoria e degli ordini professionali dall’assessore Gallo e dal direttore generale del dipartimento Agricoltura, Giacomo Giovinazzo, nel corso di una riunione in video conferenza.

LE DICHIARAZIONI DELL’ASSESSORE GALLO

«Come già avvenuto per il bando della misura Covid – ha sottolineato l’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo – abbiamo lavorato per favorire la massima sburocratizzazione e attivare procedure snelle. Tutto questo con lo scopo di agevolare realmente le aziende agroalimentari in questa congiuntura fortemente complicata dagli effetti della pandemia. Inoltre, l’iniziativa è stata pensata anche per dare la possibilità agli imprenditori di cumulare al contributo degli interventi in oggetto anche il credito di imposta, se prorogato oltre la fine di Novembre, come pare».

LE PROCEDURE

Nello specifico, tra le principali facilitazioni burocratiche adottate il fatto che, per la valutazione delle istanze, sia prevista l’applicazione dei soli criteri di selezione pertinenti alla natura dell’investimento. L’acquisizione della documentazione necessaria alla comprova definitiva dei requisiti e delle indicazioni fornite in domanda, è stato anche evidenziato, sarà acquisita preliminarmente alla notifica della lettera di concessione, così da snellire l’avvio del progetto una volta sottoscritta la concessione stessa.

Inoltre, a seguito del confronto col tavolo partenariale, è stato deciso di innalzare il massimale di contributo pubblico per entrambi i bandi a 300mila euro, ad eccezione (nel bando 4.2.1) delle aziende di trasformazione e/o commercializzazione di prodotti non agricoli, per le quali il contributo pubblico massimo è pari a 100mila euro.

Per quanto riguarda invece le percentuali di sostegno, per l’intervento 4.1.1 sono fissate al 55% per le aree montane e svantaggiate, al 50% per gli investimenti in trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli ed al 45% per gli investimenti ricadenti nelle altre zone non delimitate.

La dotazione finanziaria prevista per i bandi, in attesa di essere rimpinguata con le risorse del fondo di transizione 2020-2021, è di 2 milioni ciascuno.

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