Lamezia Terme, Vincenzino Ruberto all’indomani del consiglio comunale scrive al sindaco

“Gentile sindaco,

navigando sui social ho impattato in un video che mi ha davvero lasciato di stucco, avendo verificando che non si trattava del vecchio video di un tuo comizio in piazza, ma del tuo intervento nel consiglio comunale di ieri.

In Consiglio comunale si stava discutendo di una pratica relativa all’eventuale incompatibilità del consigliere Pegna: un Consiglio tranquillo, senza contraddittorio, per cui mi è sembrato strano tutto il nervosismo da te sprigionato nel difendere appassionatamente quel tuo amico d’infanzia e cliente, poi divenuto tuo acerrimo nemico, tanto da averlo tu querelato nel corso della campagna elettorale.

Una violenta (da parte tua) difesa in consiglio, però, che ha trovato le sue ragioni dopo qualche minuto: il consigliere Pegna – ipotetico capo dell’opposizione – con un balzo da guinness dei primati, ha ricambiato il tuo favore, votando il traballante e confuso bilancio inserito nell’ordine del giorno del Consiglio comunale.

All’occhio del comune cittadino tutto ciò appare come una combinazione sospetta: io ti difendo e tu mi voti il bilancio, una sintesi per la quale non occorre molto studio per capirla.

Ti confesso, però, che io, al posto tuo (da sindaco proveniente da un Consiglio sciolto per mafia), avrei incentrato il mio intervento sui temi della legalità, attaccando pubblicamente e violentemente non me, ma Pegna e tutti i furboni delle tasse che – nel momento in cui sono stati convalidati come consiglieri comunali – si sono (diciamo così) “dimenticati” di dichiarare l’esistenza di propri debiti maturati verso l’ente Comune.

Ma in Consiglio è andata diversamente: tu hai (guarda caso) difeso Pegna e lui ti ha (guarda caso) votato il bilancio.

Questi sono fatti e non altri, diceva qualcuno.

Il messaggio che avete trasmesso all’opinione pubblica è dirompente “non pagate i tributi comunali: li pagherete soltanto se qualcuno “rompe le scatole” e, quindi, venite pizzicati” e magari ci scappa pure qualche premio.

Quindi, non solo non hai difeso la legalità, ma hai tradito tutti i cittadini di Lamezia Terme e ti spiego perché:

la legalità non l’hai difesa perché il Pegna (e lo sai bene) è stato “costretto” a pagare la somma di 3.400 euro che aveva di debito verso il comune solo – e soltanto – perché io ho fatto ben 7 istanze di accesso ed ho sollevato tutti i veli che erano stati calati sulla sua posizione.

Sì, hai capito bene: 7 istanze di accesso presso i tuoi uffici, all’esito delle quali si è “scoperto” (guarda caso) che il Pegna era debitore di oltre 3.000 euro verso il comune da te diretto e, quindi, verso tutti quei cittadini di Lamezia Terme che pagano le tasse, non evadono ed onorano tutte le cartelle esattoriali che arrivano loro.

Quindi, la tua difesa di Pegna (che – ritorna il caso… – ti ha immediatamente votato il bilancio) non si è risolta in una difesa della legalità: ti ripeto ancora una volta, Pegna ha pagato gli oltre 3.000 euro che doveva ai lametini, solo grazie a me ed alle mie 7 istanze di accesso.

La legalità – che tu dovevi difendere invece di attaccare me – avrebbe imposto il pagamento dei debiti prima della delibera di convalida dello scorso dicembre e non dopo ben 7 istanze di accesso che, con grande fatica, hanno scoperchiato quanto si tentava di negare: prima della convalida di dicembre 2019 il Pegna doveva versare i soldi ai cittadini di Lamezia Terme – tanto che il Segretario comunale, nella sua prima relazione del 6 luglio scorso (non del 6 luglio del secolo scorso) lo indica chiaramente come “incompatibile” – e non dopo che io “scoperchio il vaso”.

Peraltro, come ben sai, grazie alle mie 7 istanze di accesso – anzi, “dopo” le mie 7 istanze di accesso – oltre al consigliere Pegna, si sono “affannati” a pagare i propri debiti anche molti altri consiglieri.

Ebbene, dopo le mie istanze, si è scoperto che tutti questi consiglieri – regolarmente convalidati con la delibera (“all’acqua di rosa”, lasciami dire) n. 01/19 –avevano debiti non onorati al momento della convalida e tutti questi (sempre come ben sai) hanno pagato solo (e soltanto) dopo le mie 7 (ribadisco 7) istanze di accesso.

Quindi, dopo che i cittadini di Lamezia Terme hanno recuperato – grazie alle mie 7 istanze di accesso – le migliaia di Euro persi, tu che cosa fai? invece di difendere me, la mia azione ed il fatto che la mia azione ha sopperito al disordine, alla confusa e nebbiosa pratica di convalida, che fai? mi attacchi, dicendo che devo studiare?

Ma stai scherzando?

Ma sul serio pensi che si possa fare così il sindaco?

Ma davvero pensi che il voto del consigliere Pegna – che, da consigliere di opposizione, ti ha incredibilmente votato il bilancio – valga più degli interessi di tutti i cittadini di Lamezia Terme che, grazie a me (ed alle mie 7 istanze di accesso), oggi hanno migliaia di Euro in più, che prima non avevano?

Io ritengo, invece, che – piuttosto che proporre in Consiglio comunale interventi da piazza inaccettabili e incomprensibili – sarebbe stato opportuno:

 in primis, esprimere la solidarietà ad un cittadino che ha subito una pesante intimidazione;

 come seconda cosa, ringraziarmi per quanto fatto e per le somme che ho fatto recuperare al Comune di Lamezia Terme ed a tutti i suoi cittadini;

 per ultimo, verificare – attraverso un’indagine interna – il funzionamento dei tuoi uffici, così da eliminare quel disordine amministrativo che è stato alla base del decreto di scioglimento della tua precedente esperienza amministrativa e che sono stati capaci di convalidare tutti gli eletti solo e soltanto sulla base delle singole dichiarazioni rese dai consiglieri.

Infine, se me lo consenti, una brevissima risposta al “nuovo acquisto” della tua maggioranza: le chiacchiere da ombrellone le rispedisco al mittente, così come rispedisco le accuse di pressione e intimidazione perpetrata nei confronti del Consiglio comunale: io ho solo fatto emergere situazioni di palese illegalità che a voi sembreranno strane, ma alla gente comune, quella che paga le tasse, appaiono normalissime, così come appare normalissimo meravigliarsi se rappresentanti delle Istituzioni si “scoprono” essere debitori proprio di quelle Istituzioni che vogliono rappresentare.

E parlo con documenti chiari ed inequivocabili, caro signor Pegna:

 hai dichiarato di non avere debiti verso i cittadini di Lamezia Terme ed il Consiglio comunale, con la delibera 01/2019, ti ha dichiarato compatibile;

 grazie alle mie 7 istanze hanno “scoperto” che, invece, non avevi pagato i tuoi debiti e sei stato dichiarato (dopo molte insistenze) incompatibile;

 hai pagato ed il segretario comunale (per una sua singolare interpretazione che dovrà essere valutata dalle Autorità competenti) ha deciso (rapidissimamente) di dichiararti compatibile.

Su tutto questo, però, si dovrà soltanto avere un pochino di pazienza fino a quando non si pronuncerà un Giudice neutro.

Egregio sindaco, resto in attesa di leggerti su quanto ti segnalo con la presente e (soprattutto) resto in attesa di sapere quali iniziative vorrai prendere per eliminare l’imperante disordine amministrativo che insiste in alcuni uffici del comune da te diretto, alla luce della indubitabile circostanza che – al momento dell’adozione della delibera C.C. n. 01/2019 – avete convalidato consiglieri comunali che avevano debiti nei confronti dell’ente e che sono corsi a pagare quanto dovuto soltanto dopo le mie 7 istanze di accesso.

In attesa di riscontri ti porgo i miei più affettuosi saluti”.

Vincenzino Ruberto

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