Lamezia, interpellanza Piccioni: “Dai sindacati allarme su situazione Comune. Cosa sta facendo l’amministrazione comunale?”

LAMEZIA TERME (CATANZARO) – “L’ennesimo grido d’allarme lanciato dalle forze sindacali e lo stato di emergenza che i dipendenti toccano con mano ogni giorno nel nostro Comune non ci può lasciare indifferenti. Nei prossimi mesi circa altri 40 dipendenti del Comune andranno in pensione; i pochi dipendenti rimasti, per effetto di “quota 100” e del blocco di nuove assunzioni, si trovano a dover sostenere un carico di lavoro enorme; le figure dirigenziali si sono ridotte a due e manca ancora, dopo due mesi dall’insediamento della giunta, un segretario comunale di ruolo”.

E’ quanto mette in evidenza Rosario Piccioni di Lamezia Bene Comune che annuncia di avere “presentato un’interpellanza per conoscere cosa ha fatto fino ad oggi e cosa ha intenzione di fare  nei prossimi mesi l’amministrazione comunale per richiedere al Ministero l’autorizzazione per nuove assunzioni di personale e far uscire il Comune di Lamezia dalla situazione di emergenza.

Entro il 31 marzo, ormai tra meno di due mesi, il consiglio comunale dovrà approvare il bilancio preventivo, che dovrà contenere tutta una serie di atti propedeutici come il piano del fabbisogno triennale del personale, il piano esecutivo di gestione, il piano delle performance, atti fondamentali per richiedere al Ministero lo sblocco delle assunzioni. Da quanto ci risulta ad oggi, a quasi tre mesi dall’insediamento di questa amministrazione, si è fatto pochissimo su questo fronte. C’è il rischio concreto di non farcela con i tempi per la redazione degli atti e quindi per la presentazione di tutta la documentazione necessaria al Mef entro giugno: questo significherebbe nessuna possibilità di nuove assunzioni per il nostro Comune per quest’anno. Se ne riparlerebbe l’anno prossimo, aggravando la già emergenziale situazione del Comune”. 

“Nell’appello dei sindacati, in particolare dell’esponente della CISL, – prosegue Piccioni – vi sono alcune osservazioni costruttive che rilanciamo all’amministrazione comunale perché si possa giungere nei tempi adeguati a definire tutti gli atti necessari. Ad oggi manca un piano delle performance dell’ente, una mancanza che negli anni scorsi ha fatto sì che il Ministero rimandasse indietro ogni volta il piano delle assunzioni: non possiamo permettercelo un’altra volta. Così come è utile la proposta, sollecitata dall’esponente sindacale, per una più efficace riorganizzazione del personale rimasto sulla base delle qualifiche personali: ciò consentirebbe da un lato di valorizzare le competenze dei dipendenti e dall’altro di sopperire almeno momentaneamente alla carenze di personale in alcuni settori. Possibile, nonostante le proposte giunte anche ai sindacati, che in due mesi questa amministrazione non abbia fatto neppure una ricognizione del personale? Un ringraziamento va ai dipendenti comunali che stanno davvero facendo l’impossibile per consentire al Comune di andare avanti.

Per due anni i commissari non hanno fatto nulla pur potendo fare molto alla luce delle opportunità che la legge stessa offre ai Comuni sciolti per infiltrazioni mafiose. Oggi, da quasi tre mesi, c’è un’amministrazione eletta dai cittadini. Chiediamo che vengano fatti tutti i passaggi tecnici fondamentali per arrivare all’autorizzazione da parte del Ministero per lo sblocco delle assunzioni ma soprattutto chiediamo ci sia un’interlocuzione istituzionale qualificata da parte del Sindaco perché, come è stato in passato per altre città della Calabria, lo Stato faccia la sua parte fino in fondo per una città che, dopo un terzo scioglimento e due anni di commissariamento, non può continuare a vivere in una perenne emergenza”.

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