SACAL, Rosina Mercurio (Udc): “Perché Lamezia era assente”

LAMEZIA TERME (CATANZARO) – Si susseguono le polemiche sulla stampa dopo l’incontro svoltosi nella Cittadella regionale in cui si è parlato di futuro del trasporto aereo calabrese ma al cui tavolo della discussione non vi era alcun rappresentante del Comune di Lamezia, la città dove si trova l’unico aeroporto internazionale calabrese e l’unico classificato come scalo di rilevanza strategica dal governo.

A riguardo interviene il commissario Udc Rosina Mercurio.

“Erano presenti il presidente della Sacal De Felice, il presidente della Regione Oliverio e i sindaci di Reggio Calabria e Crotone. Nessun rappresentante per la città di Lamezia, trattata con totale indifferenza … in contiguità con l’indifferenza di ENAC quando nel Rapporto e Bilancio Sociale 2017 spende due sole righe in merito all’aggiudicazione a SACAL della gestione dei 3 Aeroporti calabresi. ……Nel 2017 è stata aggiudicata la gara per la gestione degli aeroporti di Reggio Calabria e di Crotone, per la quale si è voluto privilegiare un affidamento congiunto a un unico gestore…..”

Il problema paventato dai più sulla stampa, sembra essere quello che, al tavolo della discussione non fosse presente nessuno per Lamezia, mettendo da parte il vero problema, causato dall’incapacità amministrativa dell’ex sindaco che, sebbene in campagna elettorale avesse dichiarato una follia l’accollo dei debiti degli aeroporti di Crotone e di Reggio, durante la sua amministrazione, insieme ai fidi consiglieri ed al mal consiglio di un consigliere regionale, cambiava idea e, in fase di ricapitalizzazione quando veniva ben confermata la quota del 20% per il comune di Lamezia Terme all’interno della Sacal, questi rimarcava la volontà di partecipare al bando Enac per la gestione di tutti gli aeroporti calabresi, Reggio e Crotone definendo, questa scelta “una responsabilità che la società aeroportuale poteva e doveva prendersi”.

Fu così che la SACAL partecipò al bando e divenne assegnataria della gestione degli aeroporti di Reggio e Crotone. La politica lametina all’epoca scelse male per la città, non valutò i rischi in termini di ripercussioni economiche quanto di ripercussioni politiche, quest’ultime sono riflesse palesemente nella formazione del tavolo dove l’altro ieri si parlava di futuro del trasporto aereo calabrese senza rappresentanti lametini.

I carnefici nostrani oggi postano le proprie lamentele sui social, e peggio di questi che si firmano ci sono quelli che si nascondono dietro psudo comitati (che si definiscono apolitici) e che chiedono alla Sacal di rinunciare alla gestione degli altri due aeroporti. Predicano bene dopo aver razzolato male, in vista dei prossimi appuntamenti elettorali, pensando erroneamente che i lametini siano sciocchi e non vadano alla fonte per conoscere chi ha causato i danni lamentati.

Se non fosse per la macchia del terzo scioglimento e dei danni che stanno provocando oggi i commissari prefettizi allo sport ed alla cultura lametina (sotto questo aspetto indifendibili fino alla fine), potremmo dire con certezza che se oggi la città commissariata non va avanti, nella gestione amministrativa degli ultimi dieci anni, è riuscita a fare passi indietro da gigante, vedi caso Sacal.

L’UDC di Lamezia fa appello ai deputati lametini che hanno cuore le sorti della città ed a cui sicuramente non è passato inosservato la mancanza di galateo nella fissazione dell’incontro alla cittadella, affinchè la nostra città possa riconquistare l’autorevolezza del ruolo di primo piano in tema di trasporti aerei calabresi soprattutto negli incontri istituzionali di una certa rilevanza”.

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