Aquila Villella: “Siamo faziosi o risponde al vero che durante le amministrazioni del centrosinistra non c’è mai stata, nemmeno lontanamente, alcuna ombra?”

LAMEZIA TERME (CATANZARO) – Di seguito la nota del consigliere comunale Aquila Villella. “L’arrivo della commissione di accesso al Comune di Lamezia Terme segna un momento molto delicato per l’intera comunità lametina, già particolarmente provata dalle innumerevoli operazioni investigative, che consegnano un quadro devastante di una città stretta in una morsa che le impedisce di risollevarsi.

Eppure pensavamo che fatti simili non potessero più verificarsi. E sbagliavamo, convinti che l’onta del passato, che ha visto due scioglimenti del consiglio comunale, ci avesse insegnato qualcosa.

Invece eccoci qui a pregare ed a sperare che il rischio sia scongiurato. Eccoci qui ad urlare che chiunque sia in odore di mafia faccia un passo indietro. Ma non sarebbe stato meglio farlo prima? Eppure in campagna elettorale lo avevamo gridato a gran voce che il pericolo era altissimo. Ed invece di fare pulizia si pensò bene di attaccare violentemente chi aveva osato denunciarne il rischio.

Ora che i buoi sono scappati dalla stalla si prova a recuperare. Ma forse è tardi e la responsabilità resta. Resta soprattutto su chi avrebbe dovuto vigilare e prevenire e non lo ha fatto. Resta soprattutto su chi oggi vorrebbe condividere le responsabilità ed i programmi. Ma non si possono condividere le responsabilità di altri. Lo abbiamo detto in consiglio comunale e lo vogliamo ribadire.

Una riflessione però va fatta. Siamo faziosi o risponde al vero che durante le amministrazioni del centrosinistra non c’è mai stata, nemmeno lontanamente, alcuna ombra? Perché non ci possono essere vie di mezzo. Bisogna sempre scegliere da che parte stare. Senza equivoci.

Per questo noi stiamo con le forze dell’ordine e con la magistratura, con gli imprenditori che denunciano e rispettano i diritti dei propri dipendenti, con i tanti giovani che difendono la loro libertà con la loro voglia di esprimere il loro desiderio di costruire una società affrancata da logiche perverse, con tutte le persone perbene che rivendicano spazi di partecipazione, e sono tante, che amano la città e che la vorrebbero libera.

Libera nelle attività economiche, nell’espressione di voto, libera nelle scelte e libera di poter respirare un’aria pulita, un’aria nuova.

Noi ci siamo con la nostra storia e la nostra cultura. Ed un contributo lo vogliamo dare. Non abbiamo mai pensato di tirarci indietro e se fosse necessario siamo pronti a rassegnare le dimissioni senza se e senza ma”.

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