Rosina Mercurio (UDC): “La particolare gestione della Lamezia Multiservizi”

LAMEZIA TERME (CATANZARO) – “Il comunicato trasmesso alle agenzie di stampa dal partito di Fratelli D’Italia tramite l’Avv. Francesco Grandinetti denota la triste verità infruttuosamente denunciata dall’UDC nei mesi scorsi sull’oscurata gestione della Lamezia Multiservizi”. Così il commissario dell’UDC Rosina Mercurio.

“Nel settembre 2016 è stata segnalata la mancanza del rispetto delle quote di genere nel CDA della società ricordando al presidente dell’ente ed al sindaco della città che la legge n. 120 del 2011 impone, alle società quotate e alle società controllate dalle pubbliche amministrazioni, di riservare la quota di 1/3 del consiglio di amministrazione e del collegio sindacale al genere meno rappresentato.Nel caso della Lamezia Multiservizi il cda della società è composto esclusivamente da tre uomini.

Nel gennaio 2017 è stata segnalata la mancata attuazione della normativa sulla trasparenza nelle società di cui al decreto legislativo 33/2013. Uno strumento importante che darebbe fiducia ai cittadini sull’agire politico nella Pubblica Amministrazione e che consentirebbe di evidenziare il corretto agire amministrativo, ma stando ai fatti, il Presidente della Lamezia Multiservizi continua a pensarla in tutt’altro modo e ad operare alla stessa stregua di un’impresa a conduzione familiare.

 E’ noto che il decreto trasparenza obbliga le società non solo ad indicare i nomi dei soggetti che operano, a qualsiasi titolo, all’interno della stessa, la durata dell’incarico ecc. ecc. ma obbliga, soprattutto, alla pubblicazione del trattamento economico. Ogni cittadino può andare sul sito on line della società  e accertarsi che il decreto sulla trasparenza, da circa due anni, non viene attuato.

Nell’aprile 2017 si chiedeva, infruttuosamente, l’attuazione della c.d. “operazione verità” sulla società partecipata. Ricordiamo ai cittadini che l’operazione verità era diventato lo slogan della campagna elettorale dell’attuale amministratore.

Oggi si continua ad apprendere, in continuità con lo scorretto agire, che le consulenze legali vengono date a Tizio o a Caio, con chiamata diretta e senza la pubblicazione del compenso riconosciuto.

Tutto questo avviene quando una parte della città soffre per la mancata erogazione dell’acqua nelle ore serali, quando gli esercizi commerciali sono ancora aperti ed i lavoratori si ritirano a casa dopo una giornata di lavoro senza potersi fare una doccia; quando i mezzi di trasporto pubblico prendono fuoco durante la corsa; quando in diverse parti della città si assiste alla mancata raccolta della spazzatura sebbene la quota di TA.RI. da pagare a Lamezia è una delle più alte.

L’intero partito dell’UDC di Lamezia Terme, a differenza di altri partiti politici e liste civiche che appoggiano il sindaco, non ci sta a questo metodo insufficiente, oscuro ed illegittimo di amministrare, sta dalla parte della legalità e dell’agire corretto e trasparente.

Le questioni – ha concluso la Mercurio – continueranno ad essere sollevate alla stampa fino a quando non giungeranno sulle scrivanie degli organi competenti, siano essi legali che politici (vedi commissione regionale alle pari opportunità) che possano porre un freno a tutto ciò”.

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