A Palazzo Nicotera il centrosinistra lametino analizza il voto regionale

imageLAMEZIA TERME (CZ) – Effettuare un’analisi del voto a seguito delle elezioni regionali della scorsa settimana. Questa la tematica dell’incontro pubblico tenutosi nel tardo pomeriggio di ieri. Nella location di palazzo Nicotera ad avviare la discussione è stato Rosario Piccioni che ha sottolineato l’importanza del discutere del risultato delle elezioni.

Innanzitutto l’assessore si è dichiarato orgoglioso del risultato ottenuto soprattutto perché il modus operandi con cui è stata effettuata la campagna elettorale “ha previsto incontri in piazza ed un rapporto ravvicinato con i cittadini”, per Piccioni “è stata scritta una buona pagina della Calabria anche dal punto di vista dei costi della campagna elettorale che è stata essenzialmente autofinanziata”. “Dopo l’orgoglio – ha proseguito – vige anche un sentimento di soddisfazione in quanto non era affatto scontato ottenere il 4,36% vista la presenza di ben otto liste. L’orgoglio nasce anche dal fatto che Gianni Speranza sia stato il candidato più votato della lista (La sinistra con speranza)”. A tutto ciò segue il rammarico perché “nonostante tutto quello che è stato fatto a causa del meccanismo delle elezioni, Speranza non è entrato a far parte del consiglio regionale”. Per Rosario Piccioni non bisogna fare l’errore di tralasciare il dato più importante emerso dalle elezioni della scorsa settimana, ovvero quello dell’astensionismo.

“Questo dato è stato evidente anche nella nostra città poiché a Lamezia a non aver votato sono state ben 18000 cittadini”, la causa di ciò sarebbe da imputare alla cattiva politica, quella delle false promesse e delle illusioni che cavalca l’onda del malcontento popolare. A tal proposito Piccioni ha parlato dello scandalo che ha visto coinvolto Nazzareno Salerno, candidato sostenuto da Pasqualino Ruberto, che avrebbe inviato della mail ad alcuni ragazza ai quali avrebbe promesso il posto di lavoro. Piccioni ha poi fatto un elenco dei progetti mai portati a termine dalla scorsa presidenza alla regione. Dopo l’intervento di Piccioni, ha preso la parola Marino De Luca, sociologo che ha effettuato un’analisi del voto da un punto di vista più tecnico.

Il giovane ricercatore dell’università di Cagliari ha effettuato un’analisi comparativa tra le primarie dello scorso 5 ottobre e le elezioni del 23 novembre. “Ne è uscito fuori che i partiti che hanno effettuato le primarie hanno beneficiato di più elettori. Per quel che concerne il voto di preferenza è stato espresso dal 95% degli elettori”. De Luca ha evidenziato anche la costante presenza della dicotomia in campagna elettorale. Ad ogni modo per il sociologo l’elemento centrale è l’antipolitica rappresentato dal partito del non voto. Clementina Fittante, invece, ha voluto ringraziare il sindaco Gianni Speranza per quanto fatto in dieci anni di amministrazione “non affatto facili” sottolineando la necessità di dover riconquistare la fiducia dei cittadini. Mirco Perri ha effettuato una critica nei confronti del voto dato a Nazzareno Salerno “cosa ha fatto di bello per la città di Lamezia?” ha detto.

Il sindaco Speranza si è detto soddisfatto del risultato ottenuto “non facile da ottenere, un risultato di oltre dieci punti percentuali poteva essere un sogno ma è divenuto realtà”. Anche Speranza ha speso parole per il voto che i lametini hanno dato a Nazzareno Salerno “il voto dato a Salerno è stato un voto di precariato, di persone che di fronte alla disperazione hanno fatto promesse e false illusioni”. Per Speranza nel mezzogiorno il voto non si basa su ciò che è stato fatto ma sulle aspettative che vengono create nei cittadini bisognosi. Speranza ha dichiarato che bisogna dare tempo ad Oliverio ed alla sua squadra che in primis si occuperà dell’emergenza rifiuti. Il Sindaco, infine, ha affermato che negli ultimi mesi di mandato si dedicherà al piano spiaggia e al cercare un accordo positivo sul piano strutturale della città, “ne va del futuro della città” ha concluso.

Denise Di Matteo

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