Consiglio comunale, approvato documento a sostegno dei lavoratori Infocontact

imageLAMEZIA TERME (CZ) – In seguito agli interventi delle rappresentanze politiche, sindacali e dei lavoratori sono intervenuti i vari consiglieri comunali i quali hanno espresso all’unanimità la volontà di risolvere concretamente la grave crisi in cui versa la società InfoContact e i relativi lavoratori.

In particolar modo i consiglieri Cristiano, Chirillo e Chirumbolo hanno messo al voto la creazione di un fondo straordinario di garanzia, da elargire ai lavoratori, prendendo i fondi dal bilancio comunale. Il consigliere Cristiano, inoltre, ha voluto precisare che “è giusto creare il medesimo fondo di solidarietà nei confronti di altri lavoratori che si trovano in situazioni simili ovvero gli ex dipendenti Foderaro, Sidis e Teatro Grandinetti”.

I consiglieri di opposizione hanno espresso perplessità in merito a suddetta proposta sottolineando innanzitutto che non tutti i lavoratori InfoContact sono lametini; in particolar modo il consigliere Paola ha precisato che “non è il momento di fare populismo perciò bisogna rimanere con i piedi per terra fermo restando che la volontà comune è quella di fare qualcosa di concreto per i lavoratori che sono in grave difficoltà”.

Terminata la discussione tra i consiglieri, il presidente Grandinetti ha affermato che la soluzione proposta dall’opposizione verrà presa in considerazione come raccomandazione anche perché risulta essere necessario un parere tecnico atto a comprendere concretamente a quanto ammonterebbe l’istituzione del fondo di garanzia per i lavoratori. Dopo la riunione dei capigruppo per stilare un documento congiunto con i lavoratori, riprende il consiglio comunale che, con tale documento, delibera di “istituire un tavolo istituzionale composto dai consiglieri comunali, da un presidio di lavoratori e dalle sigle sindacali per seguire il percorso delle trattative”.

Inoltre nel documento viene proposta l’estensione delle zone franche urbane nelle aree dove sorgono gli stabilimenti InfoContact in modo tale da poter trarre vantaggio dai benefici che ne conseguono. Si propone, poi, di esonerare dalle tasse comunali i nuovi acquirenti, per un periodo di due anni. Previsto, inoltre, lo sblocco immediato da parte dell’Inps degli incentivi al contratto di solidarietà per le mensilità già maturate da febbraio a luglio e comunque fino alla chiusura della vertenza.

Si richiede, inoltre, la massima attenzione nei confronti degli esodati che hanno aderito all’esodo incentivante, chiedendo al Commissario che, qualora non riesca a provvedere al pagamento di quanto stabilito, essi vengano considerati come licenziati.

Si stabilisce di individuare un percorso per congelare i tributi comunali per i dipendenti Infocontact fintanto che permarrà la situazione di crisi. Il Consiglio comunale, così come detto dal Sindaco, chiede di aumentare il fondo di solidarietà al fine di favorire le situazioni disagiate dei lavoratori Infocontact. Il Consiglio comunale farà partire una lettera di raccomandazione alle banche e finanziarie al fine di sospendere per un certo periodo il pagamento delle rate di mutui e finanziamenti.

In seguito alla proposta della consigliera Teresa Benincasa di far parlare il sindacalista CIGL, Ligato, quest’ultimo ha preso la parola ed ha precisato che “un impegno concreto potrebbe provenire dalla Multiservizi inserendo più corse che giungono nell’area dove sorge la sede InfoContact. Inoltre poco fa abbiamo avuto un incontro con il segretario regionale del PD, Ernesto Magorno, il quale si è impegnato a contattare la segreteria del ministro del lavoro per fare sbloccare i contributi della solidarietà”.

Successivamente a parlare è stato il senatore Petronio che ha proposto di mettere al voto un emendamento consistente nel voler precisare che il documento si estende solo ed esclusivamente alla situazione dei lavoratori InfoContact e non ad altri. L’emendamento è stato approvato con 12 voti favorevoli, 3 contrari ed un astenuto. In conclusione il documento emendato è stato approvato all’unanimità.

Denise Di Matteo

 

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