Lamezia, Gianturco (Casapound): Vicenda Stadio D’Ippolito fotografia reale del fallimento dell’amministrazione comunale

striscione_stadioLAMEZIA TERME (CZ) –  “Dissesto camuffato, stadio non terminato, per la vostra incompetenza non c’è reato”. Queste le parole presenti sullo striscione affisso nella notte all’esterno dello stadio D’Ippolito dai militanti di Casapound. Parole dure che esprimono perfettamente la situazione in cui verte la città di Lamezia Terme e che si riferiscono all’incresciosa questione inerente lo stadio D’Ippolito. Tale questione va avanti da anni ma l’amministrazione comunale non ha mai cercato di risolverla, adeguando lo stadio ai criteri infrastrutturali della serie C unica.“Urge un immediato intervento sull’impianto di illuminazione e di videosorveglianza – dichiara Mimmo Gianturco, coordinatore regionale del movimento politico Casapound – e diversi collaudi per scongiurare l’ipotesi che la Vigor Lamezia giochi in altre città. La curva nord invece, non è stata aperta al pubblico per un mero errore d’interpretazione della normativa di riferimento, la Det. 14, 7 aprile 2009 e integrazioni; questa prevede che la capienza dello stadio sia di 7500 spettatori e che esso sia dotato di un sistema di videosorveglianza, steward, biglietti nominativi, divisioni tra le opposte tifoserie. La cattiva interpretazione della normativa è consistita nel ritenere obbligatorio l’installazione dei tornelli che in realtà sono obbligatori da 7500 spettatori in su. Con l’apertura della curva nord, la nuova capienza dello stadio sarebbe di circa 5000 spettatori, e ciò comporterebbe solamente l’installazione di un sistema di video sorveglianza, poiché il D’Ippolito è dotato degli altri tre requisiti richiesti dalla norma”.

“La questione dello stadio – continua il responsabile di CPI – è la fotografia reale dell’incompetenza e del fallimento di questa amministrazione comunale, sotto tutti i punti di vista, che non è capace di fare l’ordinario e che non ha programmazione. Infatti la comunicazione della Lega Calcio è datata 8 maggio, e ancora i lavori non sono iniziati. Se entro giorno 20, non si individua un altro stadio, è altamente a rischio l’iscrizione della squadra alla nuova serie. Nello striscione si è parlato di “dissesto camuffato”, poiché nonostante la Corte dei Conti abbia ritenuto opportuno non dichiarare il dissesto, questo rimane di fatto, in quanto le tasse sono state aumentate. “Per la vostra incompetenza non c’è reato”, fa riferimento al fatto che la magistratura dovrebbe aprire gli occhi sul modo di agire di questa amministrazione comunale”.

“I lavori devono essere svolti con celerità – conclude Gianturco – affinché i tifosi della Vigor Lamezia Calcio non siano costretti a recarsi presso altre città per vedere le partite della squadra del cuore. Questo tipo di situazioni emergenziali non devono più accadere. Se ciò non dovesse accadere, siamo pronti a organizzare una forte protesta”.

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