Comune, consuntivo e preventivo da approvare in 7 giorni. Possibile proroga al 30 giugno
LAMEZIA TERME (CZ) – Se entro il 30 aprile non si approverà il rendiconto consuntivo 2013 e il bilancio preventivo 2014, tutti a casa. Questa la peggiore delle ipotesi che potrebbe verificarsi nelle prossime settimane al comune di Lamezia Terme e che vede l’amministrazione guidata da Gianni Speranza con i tempi strettissimi per approvare i due documenti contabili nei termini previsti dalla legge. Se i bilanci non saranno approvati entro tale data, il Prefetto scioglierà il consiglio comunale e sarà un commissario a reggere le sorti del comune fino alle elezioni del 2015.Per quanto riguarda il preventivo 2014, il Ministro degli Interno – come si legge sul sito – ha già differito due volte il termine ultimo per l’approvazione del bilancio da parte dei comuni spostandolo dal 28 febbraio al 30 aprile.
Per quanto riguarda il consuntivo 2013, a far ipotizzare una possibile proroga della scadenza di fine aprile è il decreto legge n.16 del 6 marzo 2014, lo stesso decreto “salva Roma ter” che ha dato la possibilità a Lamezia di aderire al piano di riequilibrio pluriennale. L’art.7 di quel decreto infatti prevede che “al fine di assicurare la più precisa ripartizione del fondo di solidarietà comunale, ferme restando le dotazioni del fondo previste a legislazione vigente, entro il mese di marzo 2014 il Ministero dell’economia e delle finanze provvede, sulla base di una metodologia adottata sentita la Conferenza Stato città ed autonomie locali, alla verifica del gettito dell’imposta municipale propria dell’anno 2013, con particolare riferimento alla distribuzione degli incassi relativi ai fabbricati di categoria D.” Verificato il gettito Imu 2013 “con decreto di natura non regolamentare del Ministero dell’interno, di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze da emanarsi entro il 31 marzo 2014 previa intesa presso la Conferenza Stato-città e autonomie locali, sono determinate le variazioni delle assegnazioni del fondo di solidarietà comunale”. Solo per i comuni interessati in conseguenza delle variazioni relative all’annualità 2013, è previsto che il termine ultimo per l’approvazione del consuntivo previsto dal Testo Unico degli Enti locali (30 aprile) sia differito al 30 giugno.
Tale proroga è espressamente limitata “ai soli comuni interessati”. Tuttavia – fa notare il quotidiano economico ItaliaOggi – “occorre tenere conto del fatto che la dinamica del gettito Imu è legata a doppio filo con quella del fondo di solidarietà. Non a caso, l’obiettivo dell’operazioni di verifica degli incassi è proprio quello di rimodulare le assegnazioni del fondo. Poiché, inoltre, la norma in commento prevede che resti ferma la dotazione complessiva di quest’ultimo, è assai probabile che si generi un domino a carico di tutti i comuni. Tale fattore, unito all’incertezza su quali e quanti siano i comuni «interessati», potrebbe suggerire una lettura (che già serpeggia fra gli uffici) per cui lo slittamento del termine riguarda tutte le amministrazioni.”
Anche per Lamezia, dunque, la scadenza per l’approvazione del consuntivo potrebbe prorogarsi fino al 30 giugno. Ma non è questa l’unica incognita della vita finanziaria dell’ente con cui la giunta Speranza dovrà confrontarsi nelle prossime settimane. Innanzitutto c’è da vedere se il Consiglio di Stato ribalterà la decisione del Tar che ha annullato prima l’aumento dell’aliquota Imu e poi la rimodulazione dell’addizionale comunale Irpef, aumenti adottati con il preventivo 2013 approvato a dicembre. C’è da attendere inoltre le motivazioni della sentenza della Corte dei Conti del 9 aprile per capire che tipo di piano di riequilibrio il consiglio comunale dovrà approvare da sottoporre nuovamente all’attenzione della sezione calabrese della Corte dei Conti.
Salvatore D’Elia
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