Lettera aperta sul dissesto. Corrado Tropea: “Non si comprendono le manifestazioni di giubilo per quanto successo”
LAMEZIA TERME (CZ) – Riceviamo e pubblichiamo. “Abbiamo appreso dalle dichiarazioni alla stampa dell’ Avv. Jorio, che le sezioni riunite della Corte dei conti, hanno accettato la richiesta, avanzata dall’amministrazione Speranza, di applicazione del decreto salva Roma.Essere entrati nel circuito di tale decreto, previsto per i comuni in squilibrio finanziario, significa che Lamezia, anziché vedersi dichiarata “dissestata” dal Prefetto e quindi subire la gestione commissariale e l’applicazione al massimo delle tariffe e delle tasse per cinque anni, concordando il pagamento dei propri debiti, potrà proporre alla Corte dei conti calabrese un piano di rientro pluriennale fino a 10 anni, applicando, sempre per lo stesso tempo, gli importi delle tariffe per i servizi e per le tasse alle aliquote massime.
In entrambi i casi si tratta di procedure previste per i comuni con il bilancio squilibrato, la differenza sostanziale è che con il dissesto arrivano i commissari, la popolazione avrà un periodo di sofferenza di cinque anni ed aiuti vari, con il piano di rientro pluriennale i commissari non arrivano e i politici possono continuare a governare. Il piano di rientro però dovrà essere approvato dalla Corte dei conti che effettuerà un monitoraggio costante per controllarne la piena applicazione, di fatto un commissariamento indiretto. In caso di bocciatura del piano presentato la dichiarazione di dissesto sarà inevitabile, come l’arrivo dei commissari.
Non si comprendono pertanto le manifestazioni di giubilo per quanto successo: il Comune è in squilibrio finanziario, negato in passato dall’amministrazione, ma oggi riconosciuto dallo stesso Ente già per il semplice fatto di aver richiesto l’applicazione del decreto salva Roma.
Ma forse la felicità riguarda solo i politici che continueranno nell’opera, per i lametini non ci sarà certo motivo per festeggiare”.
Il cittadino lametino
Corrado Tropea
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