Lamezia si gioca la carta del “salva Roma”. Entro 60 giorni il piano di riequilibrio
LAMEZIA TERME (CZ) – Lamezia si gioca la “carta” del decreto salva Roma aderendo al piano di riequilibrio finanziario pluriennale per i comuni a rischio dissesto. Questo l’esito del consiglio comunale di questo pomeriggio apertosi con l’intervento del Ministro Maria Carmela Lanzetta venuta a salutare l’assemblea cittadina insieme al Vescovo Cantafora. La proposta di delibera del Sindaco ottiene il via libera dal consiglio comunale con 17 voti favorevoli (centrosinistra, terzo polo e Teresa Benincasa) e 4 voti contrari (Chirumbolo, De Biase, Chirillo, Tedesco). Entro 60 giorni il consiglio comunale dovrà approvare un piano di riequilibrio da sottoporre alla Corte dei Conti.La sospensione della procedura di dissesto decisa dall’organo contabile lo scorso 26 febbraio e il decreto “salva Roma ter”. Questi i due fatti che hanno portato Speranza a presentare la proposta di delibera al Consiglio comunale per l’adesione al piano finanziario di riequilibrio pluriennale, la “seconda chance” offerta dal governo Renzi ai comuni sulla via del dissesto e che secondo gli avvocati Iorio e Caravita di Toritto potrebbe applicarsi anche al comune lametino.
“Questa proposta avremmo dovuto presentarla a maggio” ammette il sindaco ricordando come la modifica normativa introdotta dal governo Monti abbia cambiato i rapporti tra i comuni e le sezioni regionali della Corte dei Conti e “anche un comune non strutturalmente in dissesto come il nostro ma con difficoltà finanziarie” si è trovato con la mannaia del default pendente. Entrando nei dettagli tecnici, Speranza ha spiegato, http://www.lameziaclick.com/politica/2014_03_21/comune-lamezia-linterpretazione-del-salva-roma-che-potrebbe-fermare-il-dissesto_558 come anticipatoci al termine della seduta del consiglio comunale di giovedi scorso, che la modifica introdotta dal salva Roma consente ai comuni di aderire al piano di risanamento fino a quando non sia decorso il termine assegnato dal prefetto per la deliberazione del dissesto. Per il nostro comune, secondo l’interpretazione dei due legali, il termine della diffida prefettizia non è decorso in virtù della sospensione decisa dalle sezioni riunite della Corte dei Conti: la situazione dell’ente ritorna a prima della pronuncia fatta a gennaio dalla sezione calabrese dell’organismo contabile.
“Il piano di riequilibrio non è il dissesto, ma un autogoverno delle nostre difficoltà finanziarie” aggiunge Speranza che ribadisce la validità dell’adesione al piano di riequilibrio “che è meglio di un dissesto di 10 anni perché può durare meno nel momento in cui le finanze comunali si sono riequilibrate”.
“Non votiamo carte in bianco”. E’questa la posizione comune del centrodestra con Armando Chirumbolo che avanza dubbi su molti punti del piano presentato dal Sindaco e Francesco Chirillo che evidenzia la “contraddizione” dell’amministrazione “che fino ad oggi ci ha detto di non essere in dissesto e oggi ci chiede di aderire a un piano di riequilibrio”. “Si all’adesione al piano di risanamento perché è l’unico modo per salvare la città dal dissesto” da Francesco Grandinetti e dal Terzo Polo mentre Teresa Benincasa esprime un sì “critico” verso alcune delle ultime scelte della giunta, in primis la richiamata come consulente del dirigente esterno Manuel Pulella dimessosi a dicembre.
Sì da Vittorio Paola e dal gruppo di Progetto Lamezia a un “atto propedeutico per evitare il dissesto” ; voto favorevole da Giuseppe Petronio e dal gruppo del Pd che precisa di volere in seguito “vederci chiaro” sui numeri del piano di riequilibrio.
Con 17 voti favorevoli e i 4 contrari passa l’ordine del giorno proposto dai consiglieri Teresa Benincasa, Francesco Grandinetti e Mario Benincasa che chiede di redigere un regolamento per introdurre una “tassa di scopo”, che preveda il prelievo di un euro per ogni passeggero che transita nell’aeroporto di Lamezia Terme per reinvestirlo nel territorio.
Salvatore D’Elia
Commenta