Istituito a Lamezia il testamento biologico. Su vendita area standard nuova “crepa”nella maggioranza

consiglio_25marLAMEZIA TERME (CZ) – Si potrà andare in consiglio comunale a presentare il proprio testamento biologico senza passare dal notaio. Le domande per agevolazioni del pagamento della Tarsu si potranno presentare fino al 5 aprile 2014. Via libera alla transazione del comune verso Generali Italia Spa per un importo di 900mila euro a fronte del debito di oltre un milione di euro dell’amministrazione verso Ina Assicurazione.Queste le tre principali proposte approvate dal consiglio comunale nella seduta di questa mattina, aggiornamento “straordinario” chiesto al termine della seduta di ieri sulla collocazione degli alloggi rom. La transazione verso Generali passa con 10 voti favorevoli, 5 astenuti e il voto contrario di Raffaele Mazzei. Via libera all’unanimità al proroga delle domande per le agevolazioni della tassa sui rifiuti che, a seguito di un emendamento presentato dal consigliere Francesco Grandinetti, potranno essere presentate fino al 5 aprile 2014 visto che ancora non è stato approvato il consuntivo 2013.

All’unanimità anche passa anche l’istituzione del testamento biologico – proposta dal consigliere Udc Francesco Ruberto- che “consentirà alle persone di dichiarare con un modellino, senza andare dal notaio, la propria autorizzazione tra le altre cose a donare gli organi, a essere cremato, a non essere sottoposto ad accanimento terapeutico”.

Il comune di Lamezia, dunque, entra nella lista di quei comuni che anche in assenza di una previsione legislativa nazionale danno la possibilità ai cittadini di rendere pubbliche e depositare presso gli uffici comunali le proprie intenzioni sul fine vita . Via libera alla sdemanializzazione e vendita di due strade comunali, una in Via Mons. Azio Davoli, l’altra sostituita da un’altra strada in Località Oppolese.

Una nuova crepa nei rapporti interni alla maggioranza si apre sulla vendita di una porzione di area standard in Via dei Gelsomini. La proposta, illustrata dal consigliere Vittorio Paola, viene subito “stoppata” da un emendamento del Pd che chiede di introdurre un vincolo di destinazione d’uso a area verde, giardini e orti urbani. Toni concitati tra i capigruppo Vittorio Paola e Rosa Andricciola che, dopo una breve sospensione, portano allo scioglimento della seduta per mancanza del numero legale.

Salvatore D’Elia

Commenta