Sel all’attacco dei grillini: “si riuniscono in un immobile di proprietà del comune che contestano”

via_indipendenza_105LAMEZIA TERME (CZ) – Rifiuti e sentenza Tar sull’aumento dell’Imu. Su questi argomenti si accende la polemica tra il circolo lametino di Sel e il Meetup 5 Stelle. Il partito di Vendola, in una nota, ribadisce che Lamezia è “una delle città meridionali che più ci prova a differenziare, in un contesto regionale di nessun aiuto” e provocatoriamente domanda: “Se Lamezia non è stata travolta come le altre città calabresi dall’emergenza ‘monnezza’ di queste settimane, fatto difficilmente contestabile, ci sarà pure un motivo? O è stato per intervento divino magari con l’intercessione, sia detto col massimo rispetto, del Santo Patrono?”.Altro tema caldo dello scontro la questione Imu dopo che il Tar ha sentenziato come “illegittimo” l’aumento dell’Imu previsto dal bilancio preventivo del Comune di Lamezia Terme, aumento rispetto al quale il Movimento 5 Stelle aveva fatto ricorso. “Visto che interloquiamo con loro che ci sono più simpatici di ‘casapound’ – scrivono ironicamente gli esponenti lametini di Sel – “approfittiamo per fare i complimenti ai 5 Stelle per la sentenza del Tar calabrese: un primo risultato della loro azione contro il comune di Lamezia sull’IMU, anche se poi si dovrà vedere se la sentenza sarà confermata dal Consiglio di Stato, accertato il sicuro ricorso del Comune.”

E sulla questione Imu, il circolo guidato da Giandomenico Crapis passa al contrattacco ricordando che il locale utilizzato dai grillini in Via Indipendenza 105 “risulta essere di proprietà del Comune di Lamezia. Proprio quel comune contro cui l’azione dei grillini è indirizzata”.

“Non solo – si legge nella nota – la struttura in questione risulta ospitare da tempo il CRAL aziendale, come inoppugnabilmente certifica una targa in bella vista sull’ingresso (e come si evince dalla foto allegata). Basta navigare in internet e andare su ‘Street View’ cliccando la via per rendersene direttamente conto.”

Il circolo diretto da Giandomenico Crapis parla di “contraddizioni” dei grillini e si domanda “perché collocare, a proposito di polemiche su sprechi, diarie, finanziamento ai partiti, le proprie discussioni in un immobile comunale, e di quel comune che per di più si attacca e si denuncia? Forse perché così gli eventuali ricorsi arrivano prima?”

E conclude: “avrebbero potuto fare ufficialmente richiesta di locali presso cui riunirsi, invece che approfittare di nascosto di un bene pubblico in uso ad altro soggetto. Un segno di sciatteria e superficialità estrema, se non vogliamo dire altro. E se ci si appresta, con questa attenzione, a governare la cosa pubblica, in Italia o a Lamezia, altro che Imu! Auguri comunque e stiano sereni i cinque stelle locali: noi non informeremo, con l’aria di espulsioni che tira, di queste curiose contraddizioni né Grillo né Casaleggio”

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