A Soverato presentazione del libro “Viaggio tra i destini paralleli della mia terra” di Antonio Cannone
Venerdì 7 febbraio alle ore 18,00 presso la sala consiliare “Bruno Manti” del Comune di Soverato, presentazione del libro “Viaggio tra i destini paralleli della mia terra” dello scrittore e giornalista lametino, Antonio Cannone che sarà ospite degli “Incontri culturali del Venerdì” a cura della Libera Università Popolare della Terza Età e del Tempo Libero “Cassiodoro” di Soverato con il Patrocinio del Lions Club di Soverato. Dialogheranno con l’autore Maria Palazzo e Sina Pugliese Montebello.
La nuova opera di Cannone ha già ottenuto importanti riconoscimenti. Finalista al Premio Letterario “Residenze Gregoriane”; finalista, con menzione d’onore, al premio letterario nazionale “Artisti per Peppino Impastato” e finalista con segnalazione di merito al Premio letterario internazionale “Città di Latina”.
Il “viaggio” in questo libro di Cannone, è inteso come metafora dell’esistenza dell’uomo in un ricorrente confronto con l’ambiente e la società, con i dubbi, le certezze, gli incubi, le storie romantiche e tragiche del vivere comune. I protagonisti sono messi di fronte ai fatti, li subiscono o li provocano e a raccontarli è una “voce narrante”, una sorta di “fuori campo” che è la nostra coscienza.
Un originale e inedito “viaggio” introspettivo di dantesca memoria. Ma anche un severo j’accuse contro il potere, contro le mafie e la corruzione; la dittatura del consumismo in ogni sua declinazione. Dopo i numerosi consensi per “Il caso Aversa” e prima ancora per “Gli Intrusi-Fascino mortale”, Cannone si cimenta in un romanzo intriso di simbolismi che sottende in continuazione una visione lirica sulla complessità dei rapporti umani.
Non mancano i riferimenti alla realtà calabrese da dove comunque si dipana una visione globalizzata della contemporaneità. Il racconto parte da un luogo del Sud per poi articolarsi in altri ambienti. Dallo ndranghetista con giacca e cravatta che fa affari loschi e deturpa l’ambiente, all’idealista che affronta il broker; a personaggi senza nome che parlano della morte delle “masse”. Capitoli che si accostano alla riproposizione del pensiero pasoliniano e alle liriche di zavattiniana memoria.
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