Grande successo per il Salone Internazionale del Libro di Torino 2018. La Calabria sempre presente
TORINO – Un’edizione record, quella del Salone Internazionale del Libro di Torino 2018, così come aveva previsto il direttore Nicola Lagioia. Le case editrici sembrano tutte soddisfatte.
Già dal giorno dell’apertura, giovedì 10 maggio, l’affluenza era stata significativa, quasi 20mila persone tra scolaresche, studenti universitari, appassionati.
I dati definitivi parlano di 1444.386 visitatori unici al Lingotto cui si aggiungono 26.400 al Salone Off per un totale di 170.786 visitatori, un successo determinato anche dal ritorno dei grandi editori, come Mondadori ed Einaudi, dopo la frattura di Milano per l’apertura di “Tempo di libri”. Una presenza che non ha offuscato quella dei piccoli e medi editori, né di quelli indipendenti .
Sull’importanza dell’evento concorda Florindo Rubbettino, titolare dell’omonima Casa Editrice di Soveria Mannelli, anche quest’anno presente al Salone con il suo stand. Una partecipazione, questa dell’editore calabrese, iniziata nel 1991.
Nello stand, un’offerta variegata di proposte letterarie. Il calendario degli appuntamenti organizzato per la presentazione dei libri è stato puntualmente rispettato riscuotendo un consenso di pubblico superiore al previsto.
Tra gli incontri più seguiti: quello sul libro “Questione di rispetto” del giornalista de “La Repubblica”, Giuseppe Baldessarro, presentato nel giorno dell’apertura. Si tratta della storia di Gaetano Saffioti, l’imprenditore di Palmi, testimone di giustizia, che ha deciso di rimanere a lavorare in Calabria. Baldessarro, cronista di giudiziaria, che abbiamo incontrato subito dopo la presentazione ci ha spiegato che per lui, scrivere di mafia significa “fare cronaca, raccontare di noi, di un pezzo della nostra terra”. Particolare interesse anche per il volume “Aldo Moro e l’intelligence” di Mario Caligiuri (professore all’Università della Calabria e direttore del master di Intelligence), sul quale hanno discusso l’editore e la giornalista Anna La Rosa.
Ma il successo straordinario è stato quello ottenuto con la presentazione del volume “Kurban- il sacrificio” di Edi Rama, primo ministro albanese. In un’ affollatissima Sala Blu (500 posti esauriti) un dialogo appassionante tra Vittorio Sgarbi e l’autore. Un successo confermato dal centinaio di copie vendute.
E ancora, presso lo stand istituzionale della Regione Calabria, per la narrativa calabrese contemporanea, altre iniziative per presentare: “A schema libero” di Lou Palanca; “InChiostro” di Marco Iuffrida; “L’ape furibonda” di Claudio Cavaliere, Bruno Gemelli, Romano Pitaro.
Nello stand della Regione Calabria, che ha operato in collaborazione con i Sistemi Bibliotecari Territoriali, la presentazione di altri volumi della Rubbettino: “Cine Tour Calabria” di Maurizio Paparazzo e Giovanni Scarfò, un lavoro sulle location cinematografiche calabresi. E poi, i due testi “Trilogia gioachimita” di Adriana Toman; e “Gioacchino da Fiore” di Massimo Iiritano, secondo la scelta della Regione Calabria di dedicare il suo spazio ai grandi pensatori calabresi dell’antichità classica, per un contributo alle riflessioni sul tema del Salone “Un giorno tutto questo” che interrogava sulla contemporaneità e sul futuro.
La partecipazione degli autori per parlare dei propri libri e degli ospiti intervenuti conferma come l’evento torinese sia ormai consolidato appuntamento culturale al quale non si vuole rinunciare. La Casa Editrice Rubbettino si dichiara soddisfatta dell’afflusso di pubblico, dell’interesse dimostrato, anche da parte dei visitatori stranieri, per i libri proposti. Il responsabile commerciale, Antonio Colosimo, parla di incremento di vendite rispetto allo scorso anno. Poi riferisce della visita, allo stand, della sindaca di Torino Chiara Appendino.
L’entusiasmo per questa 31ema edizione è l’entusiasmo di tutti. Intanto, si pensa già all’edizione 2019, che sarà gestita da editori ed istituzioni, mentre vengono confermati il presidente Massimo Bray e il direttore Nicola Lagioia…
Elisabetta Mercuri
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