Cosenza, ArchiLetture: dal 6 al 9 maggio alla Città dei Ragazzi il B-Book Festival

COSENZA – “Il verbo leggere non conosce l’imperativo, come amare e sognare”. Ne è convinto Daniel Pennac, lo scrittore francese che ovunque vada nel mondo parla ai ragazzi di quel piacere di leggere che è anche il principio ispiratore del B-Book Festival, quattro giornate alla Città dei Ragazzi ricche di iniziative che invitano i bambini e i ragazzi ad entrarci nel libro, proprio come si entra nella propria casa. Approccio friendly, metodo dinamico, parola chiave creatività: questi alcuni degli ingredienti che fanno di B-BOOK Festival un piatto gustosissimo quanto prelibato. Lo sanno bene gli organizzatori – Cooperativa delle Donne, Cooperativa Don Bosco e Teca srl – che quotidianamente imbandiscono la tavola dell’apprendere divertendosi nel grande parco educativo di via Panebianco.

Quest’anno è la quarta edizione del festival – sostenuto dall’Amministrazione comunale di Cosenza e forte di una bella rete di supporter, da intendersi come sponsor e soprattutto come rete associativa che si è messa in gioco in molte delle attività previste dal progetto. “Dal lavoro di tanti non possono che nascere cose belle”, è infatti il commento del vicesindaco e assessore alla cultura Jole Santelli, durante la presentazione dell’evento che si terrà dal 6 al 9 maggio prossimi. “I bambini che oggi vivono di televisione e di playstation – è la riflessione di Jole Santelli – non sanno quale felicità può nascere dalla lettura di un libro che possiamo anche reinventare, con un rimando continuo alla creatività e alla fantasia. I libri – afferma – sono sinonimo di libertà, anche la libertà di ritrovarci soli, noi e il libro”.

È vero, leggere rende liberi. La pensa così anche l’assessore alla scuola Matilde Spadafora che cita uno dei più conosciuti scrittori per l’infanzia, Gianni Rodari, “vorrei che tutti leggessero, non per diventare letterati e poeti, ma perché nessuno sia più schiavo”. C’è il richiamo all’autonomia e alla capacità di pensiero critico da coltivare nelle nuove generazioni nelle parole dell’assessore Spadafora, che ringrazia le scuole per il loro lavoro, invitandole alla mobilitazione per il festival (7000 le presenze nella passata edizione), dove rodariano è anche il metodo, educare alla creatività. “In questi quattro giorni – afferma l’ass. Spadafora – ci mescoleremo ai ragazzi che vivranno la lettura nelle modalità più diverse, attraverso il gioco, il teatro, la costruzione di storie”.

Questa edizione di B-Book è la prima su un tema specifico, “ArchiLetture, viaggio nelle architetture dei libri per ragazzi”. Lo spiega Lucia Ambrosino, presidente della Cooperativa delle Donne. “Ogni libro è come una casa in cui fare entrare ogni bambino per comprendere anche com’è fatta; ogni libro che si apre aiuta a contribuire l’architettura della propria esistenza; ogni libro indaga la relazione tra bambini, arte e architettura”. Qui risiede una delle novità del festival, annunciata da Michele d’Ignazio, codirettore artistico insieme a Jole Savino, “è un progetto di partenariato con il Bologna Childrenìs Fair e con il Salone internazionale del libro di Torino, attraverso l’adesione a CHILDREN’S BOOKS ON ART 2017-2018 curato da Cooperativa Culturale Giannino Stoppani e Accademia Drosselmeier. In virtù di questa collaborazione, il festival ospiterà una mostra internazionale dei libri per ragazzi dedicati all’Arte, all’Architettura e al Design”.

Numerosi i laboratori di arte, musica, filosofia per bambini, pittura, scrittura, lettura animata. Una sezione del festival sarà dedicata ai seminari formativi rivolti ad insegnanti, educatori, bibliotecari, finalizzati all’acquisizione di strumenti e strategie utili alla promozione della lettura.

L’inaugurazione domenica 6 maggio alle ore 17.

GLI SCRITTORI OSPITI DEL FESTIVAL

Tra ritorni e nuove presenze, D’Ignazio presenta i tanti autori di questa quarta edizione: Andrea Valente, due volte Premio Andersen; Emanuela Nava, tra le più importanti scrittrici per ragazzi e collaboratrice del programma Rai “L’Albero Azzurro”; Sonia Maria Luce Possentini, scrittrice, illustratrice e pittrice, vincitore dell’Andersen nel 2017; Matteo Gubellini, curatore di corsi e laboratori d’illustrazione per bambini e adulti; le sue letture animate integrano musica e teatro di figura; Pino Pace, dal 2000 pubblica racconti, romanzi e raccolte di poesie per bambini e ragazzi; Anna Sarfatti, scrittrice di racconti, saggi e articoli in ambito pedagogico e didattico, soprattutto riguardanti i temi della Costituzione, della Shoah e, in ultimo, dell’alimentazione; Paola Formica, docente di “Illustrazione della fiaba” presso la Scuola del Fumetto di Milano; Marco Tomatis, pubblica con le maggiori case editrici italiane ed è stato premio Andersen nel 2006; Massimiliano Maiucchi, scrittore, animatore, clown, giocoliere, ludotecario, attore e cantastorie; Gabriele Clima, scrittore e illustratore che lavora prevalentemente sui temi della diversità, dell’intercultura e dell’integrazione, premio Andersen 2017; Andrea Vico, divulgatore scientifico e scrittore per Editoriale Scienza; Daniele Aristarco, autore di racconti e saggi divulgativi rivolti ai ragazzi, pubblicati sia in Italia che in Francia; Susanna Mattiangeli, lavora con i bambini da sempre, attraverso il teatro, i libri e la realizzazione di animazioni stop-motion; Assunta Morrone, dirigente scolastico e autrice di numerosi libri per bambini e ragazzi; gli stessi Michele D’Ignazio e Jole Savino, nel loro rispettivo ruolo di scrittore e illustratrice.

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