Il 4 e 5 agosto all’Abbazia Benedettina la sesta edizione del Color Fest “Figli delle Stelle”

LAMEZIA TERME (CATANZARO) – Dopo aver portato in tutto lo stivale la buona musica italiana lungo un vero e proprio tour, toccando città come Bologna, Firenze, Pisa e Milano, il Color Fest riscalda i motori e inizia la marcia di avvicinamento verso la sua VI edizione, per un evento riconosciuto ormai come punto di riferimento tra i migliori festival estivi di musica italiana.
Il claim scelto per inaugurare questa nuova stagione è “Figli delle Stelle”, omaggio all’omonimo brano di Alan Sorrenti. Un titolo che è anche un auspicio a cercare di costruire un futuro prossimo esaltante, espressione di una visione lungimirante e condivisa, portata avanti con passione dall’associazione Che Cosa Sono Le Nuvole, promotrice del festival.

L’edizione 2018 di Color Fest è fissata per il 4 e 5 Agosto, nella suggestiva cornice dei ruderi dell’Abbazia Benedettina di Lamezia Terme, unica per storia e costruzione, la location è situata nei pressi di Sant’Eufemia Vetere, zona che si ipotizza faccia parte della vecchia Terina, la famosa città primordiale calabrese fondata nel VI secolo a.C. Questo posto così suggestivo accoglierà il pubblico e gli artisti di Color Fest, per due giorni indimenticabili di concerti, mostre, reading e dj set.

Ad aprire le danze di questa edizione due voci autorevoli della Sardegna contemporanea, Iosonouncane e Paolo Angeli. In uno spettacolo musicale unico nel suo genere, carico di elementi ancestrali ed evocativi, verranno dipinti paesaggi sonori d’avanguardia e, allo stesso tempo, echi di una tradizione lontana: il solco dell’aratro, le variazioni minimali riportate in un arazzo realizzato al telaio. Innovatori con radici, Angeli e Iosonouncane costituiscono un esempio importante del come la tradizione debba trovare, nella società attuale, un’evoluzione dei suoi linguaggi arcaici, collocandosi nel difficile confronto con il presente, senza cadere nella tentazione dell’oleografia.

Insieme a loro l’Abbazia sarà lo scrigno delle esibizioni di due giovanissimi cantautori: Galeffi, nuova punta di diamante di Maciste Dischi, e Federico Cimini calabrese trapiantato a Bologna, nuovo acquisto in scuderia per Garrincha, penna ironica e intelligente di una nuova leva di autori italiani.
Si aggiunge a questi primissimi nomi in line up uno dei più interessanti e innovativi nomi della nuova scena hip hop italiana: Willie Peyote e l’ultimo e promettente acquisto di Bomba Dischi, l’ex frontman dell’Officina della Camomilla Francesco De Leo, all’esordio solista con un album prodotto da Giorgio Poi, dai tratti surreali e dai colori battistiani.
Ultimo nome di questo combo a sei è Clap Clap, il producer toscano, ormai proiettato nel panorama internazionale, che giocando con la world music ha conquistato le attenzioni del pubblico e della critica di tutto il mondo, scomodando anche un peso massimo come Paul Simon.

Un cartellone che diventerà nelle prossime settimane sempre più ricco e fa del Color Fest un Festival in crescita esponenziale, capace di miscelare sapientemente concerti (fra le band sul palco nelle passate edizioni Verdena, Marlene Kuntz, Marta sui tubi, Brunori Sas, Afterhours, Ministri, Calcutta, Lo Stato Sociale) a mostre, presentazioni di libri, incontri e talk, il tutto all’insegna di una forte indipendenza, che stupisce ogni anno per ricchezza e qualità proposta.

Il progetto grafico è a cura delle giovani artiste calabresi Annarita Costanzo e Marianna Cortese.

Prevendite attive da venerdì 13 aprile su www.diyticket.it

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