Il dramma della Shoah in un originale romanzo del giornalista e scrittore lametino Massimo Iannicelli

LAMEZIA TERME (CATANZARO) – Verrà presentato sabato 27 gennaio nel Salone della Chiesa del Rosario in Piazza della Repubblica a Lamezia Terme, il romanzo «Estate 1938. L’amore oltre la Shoah» a firma del giornalista e scrittore lametino Massimo Iannicelli. Il volume, già apprezzato da registi di fama come Roberto Faenza e Pupi Avati, si inserisce nel contesto delle celebrazioni per la «Giornata della Memoria» che, ogni anno, ricorda l’olocausto del popolo ebraico durante la II Guerra Mondiale. La data del 27 gennaio, infatti, rievoca la liberazione — avvenuta nel 1945, da parte dell’Armata Rossa sovietica — del famigerato campo di sterminio di Auschwitz-Birckenau in Polonia, dove furono trucidati oltre un milione e mezzo di internati.

Oltre all’autore, interverranno lo storico Antonio Bagnato e il critico letterario Tommaso Cozzitorto moderati da Pasquale Allegro e con l’intrattenimento musicale eseguito da Diego Apa.

L’originale romanzo è ambientato tra la Calabria, l’isola di Lipari, Roma ed appunto Auschwitz. Il racconto inizia con l’emanazione delle leggi antisemite in Italia, volute dal regime fascista il 15 luglio del 1938 (da cui il titolo dell’opera). Tale documento racchiudeva una serie di proposizioni fissanti le basi del razzismo fascista, che avrebbero fatto da preludio, da lì a poco, all’emanazione delle norme antisemitiche vere e proprie. Proprio nel 2018, ricorre l’80° anniversario di questa sciagurata iniziativa. 

Attraverso la finzione letteraria, scandita da ripetuti e drammatici colpi di scena, il romanzo offre al tempo stesso un quadro politico e ambientale dell’Italia del tempo, dalla discriminazione sociale, all’antisemitismo negli anni bui del totalitarismo in Europa, sino al crudele dramma della guerra e della deportazione degli ebrei romani nel campo di Auschwitz-Birckenau. 

Un racconto commovente ed originale in cui si respira un’atmosfera d’altri tempi ricostruita con precisione e sensibilità, non solo nei luttuosi avvenimenti storici, ma anche nella mentalità, nei costumi, e nelle attività quotidiane. 

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