Crotone, “Storie dell’altro mondo” domani all’Istituto “Ciliberto”. Anche il romanzo “Il cacciatore di meduse” di Pegna per Libriamoci 2016

cacciatore_di_meduse_copertinaCROTONE – Da ieri e fino al 29 ottobre, è tornata nelle scuole di ogni ordine e grado “Libriamoci”, l’iniziativa promossa dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) attraverso la Direzione Generale per lo Studente e dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MiBACT), in collaborazione con il Centro per il libro e la lettura.

Per l’occasione, l’Istituto Tecnico Trasporti e Logistica “M. Ciliberto” di Crotone ha organizzato un’intera giornata dal titolo “Storie dell’altro mondo” dedicata ai migranti, alle diversità culturali e ai razzismi. Su questi temi saranno anche allestite la mostra fotografica “Border Cointrol” a cura di Vincenzo Gervasi ed una di pittura, “Un lungo viaggio… la speranza”, curata da Lorenzo De Marco.

A partire dalle ore 11.00, sono previsti gli interventi di Girolamo Arcuri, dirigente scolastico del I.T.T.L.  “M. Ciliberto”, Fabrizio Gallo, presidente della Commissione territoriale di Crotone per il riconoscimento della protezione internazionale, Giuseppe Andronaco, Comandante Compartimento Marittimo di Crotone, Ivan Bari, Capitano di Corvetta del Compartimento Marittimo di Crotone e Ruggero Pegna, autore del romanzo “Il cacciatore di meduse”.

Il libro scelto  dalle professoresse Eleonora Stellatelli e  Rossella Frandina, referente di “Libriamoci”, è appunto il romanzo di Pegna (edito da Falco), storia di un piccolo migrante somalo e dei suoi amici miseri e immigrati di tutto il mondo. Nel pomeriggio poi, a partire dalle ore 15.00, presso i saloni della Lega Navale alcuni studenti si alterneranno nella lettura di pagine del romanzo.

Numerosi sono già stati gli Istituti scolastici che hanno introdotto la lettura e lo studio de “Il cacciatore di meduse” tra i propri studenti.

“Mi fa piacere che questa mia storia – ha detto Ruggero Pegna –   abbia trovato il consenso di molti docenti e il gradimento degli stessi studenti. Un romanzo che parla della realtà, di sofferenze e speranze, di miseri, emarginati e migranti, potrebbe sembrare non adatto a giovani lettori. Evidentemente, però, la storia che ho raccontato, grazie anche a toni fiabeschi, all’umanità dei protagonisti e ad una sequenza di episodi inattesi, cattura ed emoziona lettori di ogni età. Penso che il distacco dalla terra d’origine, la traversata e la vita dopo l’arrivo a Lampedusa, le avventure nel nuovo mondo, raccontati dal piccolo Tajil  e dai suoi amici, possano aiutarci a comprendere meglio un dramma che, troppo spesso, lascia indifferenti, sgombrando il campo da odi, incomprensioni e razzismo di ogni tipo.”

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