Perché scrivere oggi di Francesco Fiorentino? Il libro di Giovanni Martello sarà presentato al Liceo Campanella

libro_martelloLAMEZIA TERME (CZ) – “Fiorentino ci ha dunque caricati di una grossa responsabilità che dobbiamo avere il coraggio e la forza di onorare, specialmente per renderlo accessibile ai nostri giovani che leggono sempre meno e che sono sempre di più nativi digitali e analfabeti del pianeta Gutenberg.” Nasce dalla voglia di trasmettere alle nuove generazioni il patrimonio culturale e morale del filosofo calabrese, il libro di Giovanni Martello “Francesco Fiorentino – La prima formazione e gli scritti giovanili. Interpretazioni storiografiche”, che sarà presentato mercoledì 21 maggio alle ore 18.00 nell’auditorium del Liceo “Tommaso Campanella” nell’ambito di un’iniziativa voluta dal Liceo Campanella in collaborazione con l”associazione “La fabbrica del vento” presieduta da Carmela Dromì.Nel corso dell’incontro – patrocinato dalla Presidenza del Consiglio Regionale della Calabria, dal Comune di Lamezia Terme e dalla Fondazione Calabria Etica – l’autore dialogherà con Aniello Montano (ordinario di storia della filosofia all’Università di Salerno e curatore della prefazione) e Antonio Bagnato (docente di filosofia). Ad aprire la serata. l’esibizione musicale di Giovanni Mazzuca, Sabina Fedele e Giuseppe Arnaboldi.

Perché scrivere oggi di Francesco Fiorentino? C’è un filo rosso tra passato e presente, che ha portato Giovanni Martello a indagare, con il taglio scientifico del ricercatore e con lo sguardo del puro “innamorato del sapere”, nella formazione e nella produzione degli anni giovanili del filosofo sambiasino. Per Giovanni Martello, Francesco Fiorentino ha tanto da dare alle nuove generazioni, la sua produzione filosofica rappresenta un patrimonio attuale a cui attingere per riscoprire l’amore per il pensiero, il gusto della riflessione sulla realtà e sulla profondità dell’umano.

“A voi restano affidate queste adorate sembianze: custoditele con quella venerazione con cui noi stessi le custodiremmo se, di qui a poco, non dovessimo allontanarcene”. Così il figlio di Francesco Fiorentino, Nino, si rivolgeva ai sambiasini nel 1908 in occasione dell’inaugurazione del monumento dedicato al filosofo.

Il libro di Giovanni Martello è uno stimolo a interrogarci su quanto siamo stati in grado di custodire non tanto una statua o una memoria simbolica, ma un patrimonio di pensiero da trasmettere da una generazione all’altra.

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