‘Ndragheta, preso Vincenzo Macrì figlio del “boss dei due mondi”. Catturato a Caracas in Brasile

SAN PAOLO (BRASILE) – A San Paolo del Brasile agenti della polizia brasiliana hanno localizzato e catturato il latitante della ‘ndrangheta calabrese Vincenzo Macrì, 52enne di Siderno (Reggio Calabria), boss della potente cosca della ‘ndrangheta Comisso di Siderno, già proposto per l’inserimento nell’elenco dei latitanti pericolosi stilato dal Ministero dell’Interno.

La cattura di Macrì è scaturita al termine di articolate indagini coordinate dalla Procura Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria e condotte dal Servizio Centrale Operativo della Polizia e dalla Squadra Mobile di Reggio Calabria, con l’attività di raccordo svolta del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia e dalla rete dell’Interpol.

L’arrestato è il figlio del leader carismatico Antonio Macrì, soprannominato per la sua caratura criminale “boss dei due mondi”, particolarmente influente anche oltreoceano (in Canada e Stati Uniti), ucciso in un agguato a Siderno il 20 gennaio 1975, nell’ambito della prima guerra di ‘ndrangheta.

Vincenzo Macrì, che negli ultimi anni si era stabilito ad Aalsmeer in Olanda, dove gestiva gli interessi illeciti del clan di riferimento, è stato rintracciato all’aeroporto di San Paolo del Brasile: era diretto a Caracas, in Venezuela, dove viveva da qualche tempo utilizzando una falsa identità, individuata proprio dagli investigatori della Squadra Mobile reggina e dello SCO.

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