Torna in cella il boss dell’”inchino”

carabinieri-01[1]REGGIO CALABRIA – Giuseppe Mazzagatti, capomafia 83enne condannato all’ergastolo, è stato arrestato dai carabinieri del comando provinciale di Reggio Calabria. L’uomo stava scontando la pena ai domiciliari per via delle sue condizioni di salute ma la magistratura ha disposto la revoca dei domiciliari in quanto le sue condizioni “non sono incompatibili con il regime detentivo in un struttura carceraria assistita da idoneo centro clinico”.L’anziano boss nel 2004 è stato condannato nel 2004 all’ergastolo per una serie di reati, inoltre è divenuto “famoso” per il cosiddetto “inchino” dinanzi alla sua abitazione durante la processione della “Madonna delle Grazie” a Oppido Mamertina. L’istanza di revoca della detenzione domiciliare è stata avanzata dalla Procura Distrettuale di Reggio Calabria sia per alcuni dati pervenuti dalle indagini dei carabinieri riguardanti l’operazione “Erinni”, sia sulla base dei riscontri scaturiti dai numerosi controlli effettuati dalla locale stazione dei carabinieri. Pertanto l’autorità giudiziaria ha disposto nuovi controlli medici in seguito ai quali Mazzagatti, nel cuore della notte, è stato trasportato in una struttura carceraria sita in centro Italia.

D.D.M.

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