‘Ndrangheta, il giuramento di affiliazione ripreso in diretta dagli investigatori

'Ndrangheta: Ros, accertati interessi in subappalti ExpoBlitz contro la ‘Ndrangheta dei carabinieridel Ros nelle province di Milano, Como, Lecco, Monza-Brianza, Verona, Bergamo e Caltanissetta in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa su richiesta della Procura distrettuale antimafia di Milano, nei confronti di 40 indagati per associazione mafiosa, estorsione, detenzione e porto abusivo di armi.

Gli arresti scaturiscono da un’inchiesta del procuratore aggiunto Ilda Boccassini, a capo della Direzione distrettuale antimafia della procura di Milano, e dei pm Paolo Storari e Francesca Celle ed è proseguita per circa due anni con l’utilizzo di intercettazioni ambientali, telefoniche e riprese filmate.

Nell’operazione i carabinieri hanno ripreso ‘in diretta’, per la prima volta nella storia della lotta alla criminalità, la cerimonia di conferimento della Santa, il più alto grado di affiliazione ‘ndranghetista. In precedenza era stata solo raccontata da pentiti.

Boccassini, prima ‘diretta’ giuramento
”Per la prima volta sono stati documentati in diretta i giuramenti con conferimento di cariche e doti”. Lo ha detto in conferenza stampa il procuratore aggiunto di Milano Ilda Boccassini che ha coordinato l’indagine della Dda milanese che ha portato in carcere 37 persone affiliate alla ‘ndrangheta e tre agli arresti domiciliari.

‘Abbiamo sentito” il giuramento ”dalla voce dei mafiosi”, mentre in precedenza era sempre stato raccontato negli interrogatori dai boss. ”E qui non siamo in Calabria ma nella ridente provincia del nord dove sono state individuate le ‘mangiate”’, cioè i summit di ‘ndrangheta.

Boccassini, trovate formule riti
‘Nel corso delle perquisizioni di oggi è stato trovato un quaderno con un formulario”. Lo ha spiegato Ilda Boccassini nell’illustrare i particolari dell’operazione della Dda milanese che oggi ha portato a 40 arresti. A differenza dei giovani che hanno la Costituzione sul tavolino ”l’antistato ha le formule dei riti”.

‘Hanno affiliazione nel Dna’
”La loro affiliazione è qualcosa che hanno nel Dna e nella pelle e possono allontanarsi dalla ‘ndrangheta o collaborando con lo Stato o con la morte”. Lo ha spiegato il procuratore aggiunto di Milano, Ilda Boccassini, nella conferenza stampa sull’operazione che oggi ha portato all’arresto di 40 persone. Il concetto, nel corso dell’incontro con i giornalisti, e’ stato ripreso anche dal pm Paolo Storari che ha raccontato che ”nonostante il carcere dall’ndrangheta non si esce”. Infatti alcune delle persone finite in cella oggi erano già stati arrestati e condannati in seguito all’operazione ‘Fiori della notte di San Vito’ del 1994.

Tra gli affiliati anche un minorenne
Il filmato è stato realizzato durante un incontro conviviale (una delle cosiddette ‘mangiate’) a cui partecipavano esponenti di tre gruppi mafiosi: il Locale di ‘ndrangheta di Calolziocorte (Lecco), il Locale di Cermenate e quello di Fino Mornasco (Como). Era durante queste ‘mangiate’ che si stabilivano gli aspetti operativi e venivano conferite le cariche. In una di questa ‘mangiate’ era presente anche un minorenne, parente di uno degli affiliati.

Al centro delle indagini ci sono tre gruppi della ‘ndrangheta radicati nel Comasco e nel lecchese, con diffuse infiltrazioni nel tessuto locale e saldi collegamenti con le cosche calabresi di origine.

Durante il giuramento per il conferimento della Santa è fatto riferimento a Mazzini, Garibaldi e La Marmora. Garibaldi, nella ricostruzione degli investigatori, rappresenta il capo del Locale di ‘ndrangheta (l’organizzazione locale), Mazzini il contabile e La Marmora riveste invece la carica di “236 mastro di giornata”, tra le più altre dell’associazione.

(ANSA)

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