Lamezia Terme, la mostra dei presepi e il presepe tradizionale nella chiesetta dell’Annunziata

LAMEZIA TERME(CATANZARO) – “Se la pandemia ci ha costretto a stare più distanti, Gesù, nel presepe, ci mostra la via della tenerezza per essere vicini, per essere umani. Seguiamo questa strada”. Ce lo ha detto ieri Papa Francesco nell’Udienza Generale.
E come di consueto, ogni anno si rinnova nella chiesetta dell’Annunziata la realizzazione del presepe. La pandemia in questo 2020 ha cambiato tutte le nostre abitudini, ci ha allontanati, ci ha fatto (e ci fa ancora) sentire la paura della vicinanza dell’altro.

Ma l’essere umano, si sa, ha una straordinaria capacità di adattamento. E così Vincenzo Maione, Pino Stella, Alessandro Calindro e Gennaro Guadagnolo, pur nel rispetto delle restrizioni per via delle norme anti contagio, hanno voluto realizzare anche quest’anno il presepe, in una forma più piccola rispetto a quella degli altri anni.

Il Correttore del locale convento dei Padri Minimi, Padre Giovanni Sposato, ha seguito i lavori, consentendo di allestire, nella stessa location, un mercatino della solidarietà, per vendere lavoretti fatti a mano e dolci preparati dalle amabili mamme e nonne della zona.
La lunga tradizione di questo presepe vanta un’opera che occupa tutta la chiesa, divenendo punto di riferimento delle festività natalizie per la comunità sambiasina, non mancando di attrarre visitatori provenienti anche dalle altre parti della città e dei paesi limitrofi.

Questi giovani non hanno voluto rinunciare alla tradizione e quindi un po’ alla volta, sottraendo del tempo alle loro famiglie, ingegnandosi, hanno realizzato un presepe più piccolo. C’è da dire, inoltre, che hanno allestito anche una mostra di piccoli presepi che volenterosi appassionati dell’arte presepiale hanno deciso di donare.
Il presepe rappresenta il simbolo del Natale più dell’albero e più di tutti gli altri gesti simbolici di questo periodo. E quest’anno, più che mai, è da esso che dobbiamo sentirci uniti dato che fisicamente siamo distanti.
Da oggi siamo in zona rossa. Ma rosso è anche il colore del Natale. E allora è il momento in cui i riflettori vengano puntati sulle cose essenziali della vita. Se c’è una cosa che il coronavirus ci ha fatto capire molto bene, è proprio questo.

Buon Natale a tutti.

Candida Maione

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