Verifiche di vulnerabilità sismica, 4 milioni per la Provincia di Catanzaro: interventi su scuole lametine

La Provincia di Catanzaro ha ottenuto finanziamenti per circa 4 milioni per verifiche di vulnerabilità sismica e progettazione di eventuali interventi di adeguamento antisismico.

Il ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, infatti, ha approvato i progetti presentati nei mesi scorsi, su input del presidente Sergio Abramo, dal settore Lavori pubblici diretto da Floriano Siniscalco.
A beneficiare degli interventi saranno tredici scuole della provincia. Nello specifico, per gli istituti Ipaa (Soveria Mannelli), Ipsar Einaudi (Lamezia Terme), Itc De Fazio (Lamezia Terme), Iis-Ipsia (Girifalco), Liceo Classico Fiorentino (Lamezia Terme), Liceo Scientifico Galilei (Lamezia Terme) e l’Ipsar (Lamezia Terme) sono previsti finanziamenti per la progettazione esecutiva di interventi di adeguamento sismico. Finanziamenti per la valutazione della vulnerabilità sismica sono destinati, invece, agli istituti Ipsar (Soverato), Iis (Lamezia Terme), Itc (Girifalco), Liceo scientifico Guarasci (Soverato), Itt Malafarina (Soverato), Ipsia L. Da Vinci (Lamezia Terme).
“Questo finanziamento – ha spiegato Abramo – rappresenta un passaggio fondamentale per proseguire nella nostra attività di prevenzione, di messa in sicurezza e di modernizzazione degli edifici scolastici, che sono i luoghi dove si recano i nostri ragazzi. Per il sistema scolastico provinciale si tratta di un risultato importante che segue quelli già abbiamo ottenuto. Dal momento che garantire la sicurezza degli alunni e la serenità dei genitori li riteniamo atti doverosi, è estrema l’attenzione che abbiamo sempre dedicato a questo tipo di interventi. L’ammissibilità ai finanziamenti premia la validità dei progetti realizzati dagli uffici guidati dal dirigente Floriano Siniscalco, che ci tengo a ringraziare per l’impegno e la passione con cui viene portato quotidianamente avanti il lavoro”.
Lo stanziamento dei fondi è stato messo a disposizione dal MIUR (100 milioni di euro) e dal dipartimento Casa Italia della presidenza del Consiglio dei ministri (45 milioni di euro).

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