Catanzaro, protesta degli specializzandi, la nuova location della Scuola di specializzazione in professioni legali tra dubbi e disagi

CATANZARO – Di seguito nota di protesta degli specializzandi delle SSPL.

”Suggestivo, storico ed elegante, il complesso monumentale del San Giovanni spadroneggia al centro della città di Catanzaro. Ma è anche un luogo consono ad ospitare una Scuola di specializzazione in professione legali (c.d. SSPL) ?
L’ Università Magna Grecia di Catanzaro ha infatti deciso di staccare la SSPL dalla sede universitaria di Germaneto – con buona pace per il progetto del prof Salvatore Venuta – per collocarla nelle aule del citato complesso museale. Niente di troppo grave agli occhi poco attenti dei fautori di questa iniziativa.
La nuova location della SSPL però sembra stare stretta agli studenti del primo anno di corso che proprio questa mattina, a distanza di sole due settimane dall’inizio delle lezioni, hanno chiesto ed ottenuto un incontro per evidenziare le incresciose problematiche di questa “sede”.
In occasione della prima prova d’esame prevista alle h 9.00, gli studenti si sono visti negare l’accesso con le auto all’interno del complesso museale, dove, fino a ieri, era stato concesso il parcheggio.
Risultato? Parcheggio esterno. O il fortunato ed introvabile parcheggio gratuito, o il parcheggio  a pagamento; pagamento che si aggiunge ai due mila euro di tassa universitaria!
Proprio così! La Sspl ha un costo pari a 2000 euro per ciascuno studente. La prima rata di oltre 500€, comprensiva del poco considerato diritto allo studio, lascia presumere servizi in realtà inesistenti nella bellissima e suggestiva cornice museale. I servizi igienici vertono in una condizione tale che nessuna descrizione riuscirebbe a darne idea ai lettori, in occasione del trasferimento nessuna convenzione è stata stipulata con i locali siti nei pressi del San Giovanni, nessun parcheggio è stato riservato e nessuna richiesta, avanzata dagli studenti degli anni successivi, ha trovato accoglimento.
Ma non sono solo i servizi ad essere gambizzati, lesa è anche l’attività didattica.
Gli studenti non hanno che delle sedie – collocate in aule invero molto piccole – dotate di un poggio di così piccole dimensioni da rendere difficile la scrittura nelle sette ore di lezione. Guai anche ad essere desiderosi di studiare, perché il complesso non ha aule di lettura, né ospita al suo interno libri da consultare. Libri invece presenti nella biblioteca medico-giuridica in quel di Germaneto.
I motivi che hanno suggerito lo spostamento della SSPL all’interno del San Giovanni, possono giustificare il disagio che stanno vivendo gli studenti?
Diritto allo studio, illustre sconosciuto!”

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