Il FAI forma addetti naturalistici ambientali studiando i Giganti di Fallistro

Nel Parco nazionale della Sila c’è un maestoso bosco monumentale con alberi ultracentenari che formano la riserva naturale di Fallistro. In questo meraviglioso scenario lavoreranno per tre anni, ventitré studenti dell’indirizzo biotecnologie sanitarie dell’istituto “Nitti – Da Vinci” di Cosenza.

Un percorso di alternanza scuola lavoro studiato insieme al Fai (Fondo ambientale italiano) per individuare un addetto naturalistico ambientale. Nel corso delle attività gli studenti impareranno a svolgere una funzione fondamentale nell’ambito delle aree naturali impegnandosi nella salvaguardia de i Giganti della Sila, sessanta esemplari di pini larici con trecentocinquanta anni di vita alle spalle.

“Le attività prevedono interventi sul campo dei ragazzi – ha spiegato Simona Lo Bianco responsabile della riserva naturale “I Giganti della Sila” di Fallistro, unico bene Fai in Calabria – che con strumenti alla mano avranno modo di analizzare particelle e campioni vegetali, supportati da i tutor didattici Maria Sprovieri e Gianluca Cardamone. Nello specifico si alterneranno giorni nei laboratori dell’istituto con giornate sull’Altopiano silano”.

Il progetto scuola-lavoro è il primo che si realizza e che gode della partnership del Parco Nazionale della Sila e del Corpo Forestale dello Stato che attraverso la dotazione di strumenti tecnici consentirà agli studenti del Nitti di proseguire il percorso nelle migliori condizioni.

“Questo progetto di alternanza scuola lavoro è più che mai coerente non solo con la vocazione del luogo, i Giganti della Sila sono un bosco monumentale conosciuto in tutta Europa – prosegue la responsabile Fai Lo Bianco – ma anche con il fatto che il Fai che gestisce questo bene è riconosciuto dal ministero dell’Ambiente come associazione di tutela ambientale. Non per niente nel 2016, in seguito alla segnalazione della delegazione Fai di Cosenza, si è deciso di gestirlo e valorizzarlo nel rispetto della sua biodiversità che tra l’altro rappresenta una delle leve principali della neo candidatura dell’ente parco della Sila a divenire patrimonio dell’umanità”.

Alla presentazione del percorso erano presenti il dirigente scolastico del Da Vinci – Nitti, professore Giorgio Clarizio, il responsabile dell’alternanza dell’istituto, Bruno Masottini, nonché il tutor interno Flavia Tenuta, che accompagnava gli studenti della classe III A del Nitti di piazza Cappello.

“L’idea di questo progetto nasce da una esigenza di formare per i Giganti della Sila una figura professionale – ha sottolineato il dirigente Giorgio Clarizio – in grado di interpretare e comprendere appieno ogni singolo aspetto dell’ecosistema considerato che al suo interno sopravvive un tipo di albero endemico, cioè il pino nero calabro. I nostri studenti avranno una occasione unica per acquisire competenze lavorative spendibili alla fine del loro ciclo di studi”.

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