Al maresciallo dei carabinieri Domenico Medici la Medaglia Mauriziana per merito a dieci lustri di carriera

LAMEZIA TERME (CATANZARO) – Ieri, nel corso di una solenne cerimonia, in occasione del 203° anno di fondazione dell’Arma, presso il Comando Legione Carabinieri di Catanzaro, il Maresciallo Domenico Medici, comandante della Stazione Carabinieri di Sambiase è stato insignito della Medaglia Mauriziana per merito a dieci lustri di carriera militare a firma del Ministro della Difesa Roberta Pinotti.

Sono destinatari di tale riconoscimento gli ufficiali e sottufficiali dell’Arma dei Carabinieri, dell’Esercito Italiano, della Marina Militare, dell’Aeronautica Militare, della Guardia di Finanza, della Polizia di Stato

Il luogotenente, nato a Sellia 57 anni fa, si è laureato in Scienze dell’Amministrazione all’Università di Siena. Nel 1977, a soli 17 anni, si è arruolato nell’Arma; dopo il corso formativo presso la Scuola Allievi Cc di Iglesias (Ca) ha ricoperto diversi incarichi; per oltre tre anni ha prestato servizio presso la Stazione Cc di Belcastro. Ha frequentato la Scuola Allievi Sottufficiali di Velletri e Firenze e tra i due momenti è stato impegnato nel tirocinio pratico presso la stazione cc di Vibo marina. Ha quindi prestato servizio presso la stazione cc di Mammola (Rc) nel difficile periodo dei sequestri di persona. Successivamente ha ricoperto l’incarico di addetto alla sezione di Polizia Giudiziaria alle dipendenze dell’allora Procuratore della Repubblica di Lamezia dottor Marcello Vitale, proprio nel periodo in cui scoppiò la guerra di mafia tra clan mafiosi nel territorio di Nicastro.

Medici per brevi periodi ha retto le stazioni carabinieri di Gizzeria e Curinga ed è stato anche impiegato in servizio presso il nucleo vigilanza del carcere di Palmi nel periodo dei difficili anni di piombo. Allora il carcere era inquadrato come supercarcere ed ospitava tanti ergastolani e detenuti delle Brigate Rosse.

Nel 2003 è stato insignito di encomio da parte del Comando Legione CC di Catanzaro per la cattura di un noto latitante di ‘ndrangheta.

Nel 2010 gli è stato consegnato un riconoscimento per l’impegno a favore della legalità e della lotta alla criminalità organizzata, ricevendo quale unico Comandante di Stazione calabrese il premio presso l’Universita degli Studi di Messina, nel corso della celebrazione della Terza Giornata dell’educazione alla legalità.

A Lamezia Medici è conosciuto e stimato da tutti: con la sua autorevolezza scambia sempre due chiacchiere con chi lo avvicina, nonostante il timore riverenziale della divisa. Ha sempre manifestato la sua vicinanza e presenza alla vita religiosa, partecipando sempre alle solenni celebrazioni cittadine, in modo particolare ai festeggiamenti in onore di San Francesco di Paola: non manca, ogni anno, di portare in spalla il santo paolano nelle vicinanze della sua caserma, quasi a voler far benedire da Francesco il lavoro dei suoi carabinieri che quotidianamente prestano un eccellente servizio per la tutela e difesa dei cittadini, rischiando la loro stessa vita.

C.M.

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