Primi mattoni per il cantiere del nuovo palazzetto dello sport di Lamezia Terme firmato da Vittorio Grassi architetto & partners

imageLAMEZIA TERME (CATANZARO) – Dopo gli scavi preliminari nell’area ed i lavori sul terreno iniziati a ottobre 2014, il neo Sindaco di Lamezia Terme, l’avvocato Paolo Mascaro, unitamente a tutta la Giunta Comunale, ha avviato concretamente l’iter per la costruzione del nuovo Palazzetto dello Sport di Lamezia Terme progettato dallo Studio milanese, Vittorio Grassi Architetto & Partners, vincitore nel 2010, con un progetto avveniristico per il design e per i materiali usati, del concorso progettuale indetto dal Comune.

Il nuovo Palazzetto dello Sport, infatti, ideato come un centro polifunzionale d’eccellenza e di attrattività per tutta la regione Calabria ed il Sud, sarà caratterizzato dalla forma tipica di un sasso del litorale lametino, coniugata con i tratti che contraddistinguono l’architettura di Vittorio Grassi, e cioè la leggerezza e la trasparenza.
Una forma, quella del nuovo Palazzetto, capace di soddisfare tutti i requisiti antisismici e spiccatamente aerodinamica, fluida e asimmetrica, come una pietra levigata dal mare e dai venti, e soprattutto funzionale nell’acustica e nell’accessibilità, rendendo la struttura marcatamente polifunzionale, e dunque adatta ad accogliere non solo eventi sportivi, ma anche concerti e congressi. Il Palazzetto è stato, inoltre, progettato con una particolare attenzione per gli atleti con disabilità: i criteri dimensionali e di arredo lo rendono, infatti, adatto per ospitare attività e gare paraolimpiche di livello sia nazionale sia internazionale, oltre a garantire la massima accessibilità e fruibilità della struttura da parte degli spettatori disabili.
Un Palazzetto – sottolinea Mascaro – accogliente e dedicato soprattutto a coloro che vivono nella diversità fisica ma che saranno protagonisti di uno sport che è condivisione e talento, in tutte le sue forme.
A suggellare la struttura, una leggerissima copertura dalla struttura reticolare, con elementi in acciaio molto sottili e una tripla membrana esterna traslucida costituita da 900 palloni pressurizzati di teflon E.T.F.E, pensata per ricevere una ventilazione naturale continua, sfruttando i venti dominanti e che permette all’edificio stesso, grazie alla sua trasparenza, di cambiare costantemente il proprio aspetto seguendo il mutamento della luce diurna e della luce notturna.

Peculiarità che confermano un’altra caratteristica tipica dello studio di Vittorio Grassi: l’attento studio del contesto e del territorio in cui la loro opera d’architettura si inserisce.
Il nuovo Palazzetto ha una capienza prevista di 4.300 posti, con una superficie di 8.000 mq su un’area di 50.000 mq in località Stretto, in via del Progresso, lungo la strada statale dei Due mari, a circa 4 chilometri dall`Aeroporto, dallo svincolo dell’Autostrada Salerno-Reggio Calabria e dalla stazione ferroviaria.

In un’Italia dove c’è sempre meno spazio per la costruzione di grandi strutture e dove si tende sempre più a lavorare sul preesistente – ha dichiarato Vittorio Grassi – quest’opera nasce grazie alla lungimiranza del Comune di Lamezia Terme e della Regione Calabria, per rispondere all’esigenza sempre più impellente di trovare nuovi spazi per attività sportive e culturali. Il Palazzetto dello Sport è stato, infatti, ideato appositamente per ospitare attività differenziate che ne garantiscano l’uso continuativo per tutto l’anno e che lo possano rendere un centro di richiamo e un’opportunità per tutto il territorio calabro e per l’intero Mezzogiorno”; una progettualità rivolta al servizio della comunità e con un vero e proprio fine sociale.

Sono orgoglioso – ha sottolineato il Sindaco Mascaro – che il nuovo Palazzetto, oggi finalmente riscattato dal lungo periodo di stasi nel quale era stato vertiginosamente “relegato”, porti la firma di un Architetto illuminato ed illuminante come Vittorio Grassi, che vanta una carriera ventennale nell’architettura italiana ed internazionale. A lui va il mio ringraziamento per l’attenzione costante che sta offrendo alla nostra Città, attraverso un costruttivo dialogo che mostra la chiara intenzione di un lavoro di squadra tra coloro che amministrano la “cosa pubblica” e chi, come lui, ne legge le esigenze per dare risalto alle peculiarità del territorio.

Commenta