Scuola e Chiesa, Messa con gli studenti del Liceo Scientifico

imageLAMEZIA TERME (CZ) – Quella tenutasi ieri mattina presso la chiesa del Rosario, a Lamezia Terme, è stata una messa dedicata a quelle persone che sono rimaste orfane di uno o entrambi i genitori, fortemente voluta dagli studenti del Liceo Scientifico “Galileo Galilei”.

La solitudine, il dolore e la rabbia non devono prendere il sopravvento in situazioni delicate come quella della perdita di un genitore, bisogna avere il coraggio di credere che non si è stati abbandonati. È stato questo il messaggio lanciato da Don Isidoro durante la celebrazione. “Oggi – ha detto – abbiamo letto la pagina del vangelo dedicata all’Annunciazione, in cui il messaggero di Dio si presenta a Maria. Una donna che vive una vita ordinaria e che rimane turbata da questa visita. La Madonna, però, si fida e si affida a Dio mettendo da parte la paura. Noi dobbiamo fare allo stesso modo. Il Signore vuole entrare nella nostra vita e se noi glielo permetteremo daremo un senso nuovo alla nostra vita”.

imageCarichi di significato sono stati i doni offerti durante la messa: pane e vino simboli della dedizione verso il lavoro e lo studio; penna foglio e squadra, segno della volontà di tracciare le linee del cammino mediante l’aiuto di Dio; un pallone da basket che “non smette mai di rimbalzare ed è sempre pronto ad una nuova sfida”; una sveglia che permetta di avere ogni mattina un risveglio colmo di gioia; un cero acceso che rappresenta “la luce dei nostri cari che hanno trovato in te la pace”.

Una messa allegra ed animata interamente dagli studenti che hanno dimostrato di non essere frivoli come spesso si pensa. Infatti, sono stati proprio loro a scegliere le letture, ad allestire l’altare, a cimentarsi nei canti, etc. “L’avvicinamento della scuola alla chiesta è importantissimo – ha detto la preside dell’istituto, Caterina Calabrese – in quanto mette i giovani in contatto con i valori fondamentali della vita che oggi stanno vivendo una forte crisi. Questi sono momenti che dovrebbero ripetersi perché permettono di riscoprire il vero valore del Natale”.

Denise Di Matteo

 

 

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