Le Sentinelle in Piedi “fanno rumore” anche a Lamezia. Contestate con fischi e urla

imageLAMEZIA TERME (CZ) – “Il rumore non può imporsi sul rumore. Il silenzio sì” (Gandhi). Da questo assunto parte l’iniziativa delle Sentinelle in Piedi che questa mattina hanno manifestato le proprie idee nella nostra città.

Si tratta di persone che vegliano su quanto accade nella società, denunciando ogni occasione in cui si cerca di distruggere l’individuo e la civiltà. Le Sentinelle vegliano nelle piazze per risvegliare le coscienze intorpidite e passive di fronte al pensiero unico.

E allora cosa fanno? Ormai sono note poichè finora hanno “vegliato” in tutte le principali piazze italiane: ogni partecipante sta in piedi con un libro aperto e legge. Tutti sono rivolti nella stessa direzione per indicare l’orientamento ad un futuro migliore. Le Sentinelle non parlano con nessuno, neanche tra loro. Restano in silenzio.

E il silenzio è la loro vera forza. Un silenzio che disturba, che da fastidio a chi non la pensa come loro. Il loro obiettivo? Quello di difendere e tutelare la famiglia naturale, formata dal papà e dalla mamma.

No, quindi al genitore uno e al genitore due, no ad una famiglia formata da due papà o da due mamme.

In questi mesi hanno fatto molto parlare di loro, poichè, pur rimanendo in silenzio, hanno creato tanto rumore che è andato ad infastidire tutti coloro che, ovviamente, la pensano diversamente.

E stamattina su Corso Nicotera, in contrapposizione alla manifestazione in difesa della famiglia, si è formata spontaneamente, grazie al passaparola sui social, una contro manifestazione. Bandiere della pace per i diritti umani, cartelli riportanti frasi a difesa degli omosessuali, e poi ragazzi urlanti, megafoni, fischietti e musiche.

imageTutto questo, mentre le Sentinelle, nel loro silenzio, hanno continuato a leggere il proprio libro.
Tra i manifestanti abbiamo avvicinato Marco Marchese che al megafono urlava contro le Sentinelle definendole false perbeniste e razziste. “Le Sentinelle manifestano contro i diritti degli omosessuali, hanno una contrareità ferma nei confronti delle unioni fra persone dello stesso sesso. Per loro in Italia gli omosessuali non devono avere gli stessi diritti degli altri: questo è razzismo, quel razzismo che va contro omosessuali, immigrati, è insomma tutto un brodo di cultura che si mescola. Noi siamo qui per difendere i diritti degli omosessuali. Queste manifestazioni sono crepe di razzismo in un’Italia che nell’ultimo ventennio, contrariamente a come si muove l’Europa, resta su posizioni arretrate”.

Quando le Sentinelle hanno terminato la loro manifestazione, la portavoce Graziella Astorino, al microfono ha lanciato il loro messaggio e i motivi della loro presenza, momento in cui i fischi sono aumentati, le urla anche e la manifestante quasi a stento è stata sentita dai presenti.

“Le Sentinelle qui a Lamezia sono nate dal coraggio di poche persone che hanno poi coinvolto tanti altri per dimostrare che ancora ci sono persone che credono nella famiglia naturale – ci ha spiegato Astorino. Non c’è nessuna discriminazione come loro hanno contestato, non si parla di discriminazioni razziali. Qui si tratta di tutelare la famiglia naturale, perchè da questa tutela nascono delle tutele importanti come quella del bambino che deve vivere col papà e con la mamma.

Il disegno di legge Scalafarotto, provocherà, se passerà al Senato, dei forti danni. Auspichiamo che questa manifestazione lametina possa essere portata avanti”.

Questa è stata la prima manifestazione a Lamezia, probabilmente ce ne saranno altre.

C.M.

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