Visita Lorenzin a Lamezia, Gianni Speranza: “Abbiamo toccato il fondo”

gianni-speranzaLAMEZIA TERME (CZ) – “Il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha avuto a disposizione molto tempo prima di questa campagna elettorale e avrà tanto tempo dopo, per fare una vera visita (non con la fretta di ieri) al nostro ospedale e affrontare seriamente le questioni legate alla sanità in Calabria”.

E’ quanto dichiara il sindaco di Lamezia Terme. “Prendiamo atto che invece, la Lorenzin, ha preferito fare uno spot elettorale a sostegno dei principali responsabili della grave situazione della sanità in Calabria. Tuttavia, come ho anticipato pubblicante domenica, se ci fosse stata la volontà ed il necessario stile istituzionale di invitare il sindaco di Lamezia, ci saremmo confrontati con equilibrio e rispetto, per affrontare insieme i problemi della sanità nel nostro territorio (Lamezia e Soveria). Il comune di Lamezia non si sarebbe sottratto, sarebbe stato lieto ed onorato di incontrare il Ministro, come abbiamo sempre fatto in occasioni di visite da parte di esponenti del Governo di qualsiasi colore politico.

Invece, si è preferito continuare nella logica di questi anni, per cui Scopelliti e Talarico, ordinavano a Mancuso di non invitare il sindaco di Lamezia o altri sindaci in diverse occasioni. Anziché limitare il peso della politica nella sanità si è addirittura allargato ulteriormente il condizionamento persino sui medici, che hanno conosciuto un disagio ancora maggiore di prima.

Tra l’altro, il Ministro non ha detto niente di nuovo rispetto alle dichiarazioni dei mesi passati del Gen. Pezzi e non si è nemmeno sfiorata la situazione della medicina territoriale e quella di Soveria Mannelli e del Reventino dove si è alla vigilia della chiusura. La vicenda della smobilitazione della sanità pubblica nel lametino, ripropone il fatto che in Calabria l’UDC prima di essere scaricato da Berlusconi e quindi dalla Ferro, è stato il principale alleato del centrodestra di Scopelliti e dei suoi numerosi fallimenti. Nell’UDC Talarico è stato l’artefice dell’accordo di potere con Scopelliti dall’inizio alla fine. In questi anni, Talarico è stato protagonista del prevalere di logiche clientelari e privatistiche nella vicenda della Regione, di prove di forza muscolari e di arroganza verso tutti, anche nei confronti di settori di centrodestra, calpestando gli interessi generali della collettività. Anche per questo in Calabria è necessario un cambio radicale di metodo e di politica ed è necessario che le istituzioni vengano degnamente rappresentate”.

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