Premio Pandora 2014, Anton Giulio Grande: “Felice di aver ricevuto il premio”
Sono davvero fiero di aver ricevuto, e condiviso con personalità di indiscusso valore nei rispettivi ambiti professionali, l’edizione 2014 del Premio Pandora, tenutasi a Sellia Marina.
Intendiamoci, fa sempre piacere essere premiati ; quando però un riconoscimento ti viene consegnato da persone amiche, con alcune delle quali hai avuto addirittura modo di vivere delle belle avventure professionali, esso ha un sapore diverso, ancora piu’ bello.
Nella serata dedicata al Premio Pandora ho avuto modo di ritrovare un campione assolutamente rappresentativo di quegli ottimi professionisti della comunicazione che sanno dare risalto anche al buono che produce il Mezzogiorno d’Italia.
In particolare, ho molto gradito la filosofia ispiratrice della kermesse, la quale, non si è limitata a premiare alcuni talenti calabresi , ma è andata oltre, focalizzando con attenzione una caratteristica comune alle personalità scelte dalla redazione della testata InfoOggi, che ha organizzato il tutto: quella calabresità vera, non di facciata, quel vivere la Terra giorno dopo giorno, nel caso mio e del caro amico Michele Affidato, creazione dopo creazione.
Operare in Calabria e nel Sud in genere , in tutti i settori, non è facile, ecco perché quando il “prodotto” di ciascuno di noi riesce a valicare con successo, non solo i confini regionali ,ma anche quelli nazionali, c’è piu’ soddisfazione e cresce il senso della fierezza; un’emozione che non ha eguali.
Chi ha avuto modo di viverla, capisce di cosa io parli.
Pandora ha voluto puntare i riflettori su chi , malgrado tutto, opera nella nostra Terra facendone il laboratorio ideale per le proprie passioni, la propria arte, il proprio lavoro e in molti casi un autentico trampolino di lancio internazionale delle eccellenze.
Ho condivo questa gioia con giornalisti di rango superiore come Livia Blasi, Pietro Melia , con artisti del calibro di Michele Affidato in una cornice generosa e partecipata da un foltissimo pubblico .
Senza contare l’affetto che mi lega a Don Giacomo Panizza, a Wanda Ferro che, nell’occasione mi ha onorato indossando un mio abito, ad Ugo Floro, padrone come al solito del palco scenico con la sua conduzione elegante e forte al tempo stesso, e alla raffinatezza e generosità di Oriana Barberio che del Premio Pandora è stata l’ideatrice .
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