Sit in per impedire trasferimento del centro trasfusionale

protesta_centro_trasf1LAMEZIA TERME (CZ) – Come già annunciato in seguito alla conferenza dei capigruppo tenutasi lo scorso sabato, stamani si è svolto un presidio presso il nosocomio di Lamezia Terme per impedire il trasferimento del centro trasfusionale. Pochi i presenti: qualche consigliere comunale, il sindaco Gianni Speranza, il presidente del cosniglio comunale Francesco Grandinetti, una delegazione di Casapound e dei Giovani Democratici. Nessun cittadino a manifestare per difendere il proprio diritto alla sanità. A fare un resoconto di tutta la vicenda è stata la responsabile facente funzioni del reparto, Caterina Fiorelli, che ha affermato che “la legge nazionale su trasformazione e adeguamento di tutti i centri trasfusionali italiani, prevede che il plasma e tutti i prodotti derivati, debbano essere trattati in un determinato modo. La regione Calabria, a partire dal 2011, ha avuto a disposizione tre anni per mettere in atto suddetti adeguamenti. In merito a ciò ho sempre fatto pressioni affinché ci si muovesse nella ristrutturazione dei locali, in quanto per poter avere determinate apparecchiature anche i locali devono avere determinate caratteristiche. L’8 luglio sono stati convocati i direttori generali al’assessorato alla sanità per far sì che il direttore generale firmasse l’accreditamento del centro trasfusionale, ma non so dirvi come sia andato questo incontro. Sempre nel mese di luglio, per poter rimediare provvisoriamente alla mancanza del congelatore, sono stati richiesti rifornimenti di sonde per congelare il plasma, dal costo di 4.500 euro, purtroppo richieste di questo genere vengono bloccate dagli uffici. Noi abbiamo fatto tutto quel che abbiamo potuto”.

protesta_centro_trasf2Dopo il resoconto della vicenda, la dottoressa ha manifestato la propria preoccupazione “Se il centro trasfusionale dovesse chiudere – ha affermato – di conseguenza chiuderanno anche altri reparti importantissimi quali rianimazione, ostetricia, dialisi, sale operatorie, etc”. Dopodiché il sindaco e il presidente del consiglio comunale Francesco Grandinetti si sono recati in comune per poter contattare il direttore sanitario o quello generale e avere notizie in merito a questa vicenda. Dopo qualche ora son tornati dichiarando che “Il frigorifero che impedirebbe la chiusura del centro di trasfusione, dovrebbe arrivare nella tarda mattinata di oggi; se così non dovesse essere – ha dichiarato Speranza – tutto sarebbe in discussione e ciò è molto preoccupante. Attualmente il provvedimento della regione è in atto ma noi chiederemo l’accesso agli atti affinché tale provvedimento, che è illegittimo, . Ho chiesto altresì – ha concluso il sindaco – che quanto mi è stato riferito telefonicamente venga messo per iscritto”. Grandinetti si è dimostrato entusiasta del presidio effettuato oggi ed ha affermato che “se il sit-in di quest’oggi non ci fosse stato, il trasferimento del centro di trasfusione sarebbe stato messo sicuramente in atto. Questo è l’inizio di una lunga lotta”.

Denise Di Matteo

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