Nodo di interscambio alla stazione di Lamezia, Magno: “L’importante iniziativa rafforza il ruolo strategico della città”
LAMEZIA TERME (CZ) – “Sono felicissimo che si stia concretizzando il contenuto dell’emendamento proposto dal sottoscritto e recepito nelle “Linee guida del Piano regionale dei Trasporti”, di realizzare, all’interno del comune di Lamezia Terme, l’“hub intermodale regionale dei trasporti”.E’ quanto dichiara Mario Magno in merito alla proposta dell’assessore regionale ai trasporti Luigi Fedele, approvata ieri dalla giunta regionale, che ha istituito nell’ambito dei servizi di trasporto pubblico locale il nodo d’interscambio del Comune di Lamezia Terme, presso la stazione ferroviaria di Lamezia Terme centrale e l’aeroporto.
“Ringrazio l’assessore Fedele – dice Magno – che, con la serietà che lo contraddistingue, ha saputo recepire il contenuto dell’emendamento, fondamentale per un sviluppo funzionale della mobilità calabrese ed estremamente vantaggioso per l’utenza: la previsione di un nodo di interscambio dei trasporti su gomma costituisce, infatti, il primo passo per la realizzazione del futuro hub intermodale regionale.
L’importante iniziativa approvata dalla Giunta Regionale coerentemente con le novità in materia di trasporti prevista dalla L. Regionale 67/2012, rafforza il ruolo strategico della città di Lamezia Terme come baricentrico all’interno del sistema di mobilità regionale e ne fa risaltare la funzione di porta d’entrata dei volumi di traffici dell’intero bacino del Mediterraneo.
L’hub intermodale regionale nella nostra città, non solo consentirebbe di ridurre l’uso del trasporto privato, ed i conseguenti livelli di inquinamento, congestione e incidentalità, ed insieme a quello di Gioia Tauro, avrebbe quale ulteriore risultato quello di supportare il nostro Paese nei diversi mercati internazionali, migliorando i collegamenti e perseguendo adeguate strategie sia sul piano delle linee che su quello dei nodi.
Auspico, pertanto, – conclude Mario Magno – che si continui nel cammino intrapreso mettendo al centro dello sviluppo le esigenze di vita e di uso del territorio la cui evoluzione ha determinato negli ultimi anni profonde modifiche anche nella struttura del sistema della mobilità regionale”.
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