Gli studenti del Liceo “Galilei” in visita al dipartimento dell’Arpacal

studenti_galilei_arpacalLAMEZIA TERME (CZ) – Un percorso di approfondimento su tutte le tematiche ambientali, dalle attività in campo a quelle di laboratorio, ha interessato gli studenti del Liceo Scientifico “Galileo Galilei” di Lamezia Terme che, questa mattina, hanno fatto visita al Dipartimento di Catanzaro dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Calabria (Arpacal). Attraverso interventi di personale qualificato, un approccio mirato ai diversi criteri applicati nelle altrettante matrici ambientali, nonché la visita ai laboratori di analisi ed al laboratorio mobile per il monitoraggio dell’aria, l’Arpacal ha messo a disposizione degli studenti – ha sottolineato il direttore del Dipartimento di Catanzaro, dr. Clemente Migliorino – un metodo diretto e interdisciplinare per una giornata orientata verso i valori della tutela dell’ambiente e della sostenibilità.

La dott.ssa Annamaria Grazioso, nel dare il benvenuto alla scolaresca, ha sottolineato l’importanza del Gruppo di Educazione Ambientale, interno all’Agenzia, perché, “considerando la complessità del nostro tessuto sociale, emerge la necessità di una maggiore diffusione della sensibilità ambientale, per produrre ricadute sui comportamenti quotidiani di tutti i cittadini, a partire naturalmente dai giovani, maturando una consapevolezza del diritto di cittadinanza piena e dei doveri che da esso derivano, in relazione all’uso e alla tutela delle risorse naturali”.

Il dott. Michele Folino Gallo, geologo del Servizio Suolo e Rifiuti, ha illustrato alle classi, accompagnate dal Dirigente Scolastico dott.ssa Caterina Calabrese, un percorso sul corretto uso dei beni di consumo, sia sotto il profilo del loro impatto ambientale-sociale e sia per una maggiore consapevolezza delle motivazioni che spingono al loro acquisto ed al loro breve ciclo di utilizzo, prima del conferimento in discarica come rifiuto. I ragazzi hanno preso in considerazione alcuni prodotti di largo consumo, dai jeans ai cellulari, dai piatti di plastica alla confezione della merenda mattutina, ragionando sulle consuete abitudini all’acquisto, spesso eccessivo, alle fonti di approvvigionamento e alle modalità di conferimento al ciclo dei rifiuti. “Ridurre a monte la produzione dei rifiuti – ha detto Folino Gallo – riducendo gli imballaggi, acquistando prodotti che ne abbiano pochi, è un passo importante per sapere che ciò che noi definiamo rifiuto può avere anche una seconda vita se lo ricicliamo nel modo corretto”.

La dr.ssa Cristina Felicetta, del Servizio Tematico Acque, ha illustrato il lavoro che viene svolto nel controllo delle acque reflue, nel monitoraggio delle acque superficiali, nel monitoraggio delle acque sotterrane e nelle sorveglianza delle acque di balneazione.

I campionamenti delle varie matrici ambientali giungono nei laboratori bio-naturalistico e chimico, dove i ragazzi hanno incontrato i biologi, dr.ssa Melania Dragone, dr. Carmine Tomaino, dr.ssa Giorgia Bulotta e dr. Rosario Canino, che hanno eseguito alcune analisi attraverso l’utilizzo di diverse strumentazioni.

Grande entusiasmo, infine, per l’incontro con la dr.ssa Domenica Ventrice, dirigente del Laboratorio Chimico, ed il dr. Raffaele Bertucci, che hanno proseguito il discorso iniziato con i biologi, sulla determinazione qualitativa o quantitativa delle sostanze contenute in un campione, ma utilizzando parametri d’analisi chimico-fisici.

La giornata è stata conclusa dalla dr.ssa Annalisa Morabito e dal dr. Enzo Tarzia, del Servizio tematico Aria, che, a bordo del laboratorio mobile dotato di strumentazioni di ultima generazione per il monitoraggio, hanno illustrato ai ragazzi come si svolge il controllo dei dati utili per verificare l’incidenza della qualità dell’aria. La dr.ssa Morabito ha parlato, inoltre, della nuova Rete Regionale di Monitoraggio della Qualità dell’Aria, progetto finanziato dall’Europa per mezzo del POR FESR Calabria 2007-2013 ed affidato dalla Regione Calabria all’Agenzia ambientale calabrese. Il Progetto regola la strutturazione di una Rete Regionale di Tutela della Qualità dell’Aria che, in conformità a quanto previsto dal D.lgs. 155/2010 e dalle Linee Guida Tecniche emanate dal Ministero dell’Ambiente, interessa non solo i grandi centri urbani regionali (Catanzaro, Crotone, Reggio Calabria, Cosenza e Rende, Vibo Valentia) o zone a specifica pressione di impianti con significative ricadute ambientali, ma anche a tutela di zone del territorio, in linea di principio, senza grandi pressioni.

 

Commenta