Reportage di uno sventurato che vuole (vorrebbe) utilizzare il trasporto pubblico a Lamezia Terme

La mobilità sostenibile a Lamezia non è sostenibile.
Impossibile utilizzare il mezzo pubblico in città; è un impresa da audaci. O forse anche no. 

Vi è mai capitato di voler utilizzare i servizi di trasporto pubblico in città?

Ho voluto provare lo scorso we, in pieno centro a Lamezia Terme, su Corso Nicotera. 
Ebbene, non è stato possibile. 
All’impossibilità di utilizzo del mezzo pubblico si è accostata l’incredulità. Per l’amore del cielo, la mia incredulità.
Come da ogni medio (ripeto, medio) utilizzatore dei mezzi pubblici mi sono voluto accertare innanzitutto del passaggio dei bus su Corso Nicotera. Consulto il sito istituzionale dell’azienda che eroga i servizi (intendo LAMEZIA MULTISERVIZI) alla ricerca degli orari, dei percorsi, di una mappa che indicasse il tragitto dei mezzi o comunque l’elenco delle fermate. Niente. Nulla.

Un’Odissea anche per chi conosce il settore: orari tabellari in pdf, assenza di mappe e geografia dei percorsi, orari che si riferiscono a “linee estive periodicamente attive in media….” (ma che linguaggio è?), impossibile sapere o quanto meno capire se da Corso Nicotera transitano autobus, impossibile conoscere le sorti del mio spostamento sino a Savutano. Percorro Corso Nicotera alla ricerca di una fermata. Nulla. 
Mi armo di pazienza e provo a chiedere informazioni alle gente che anima la via dello shopping di Lamezia, il sabato sera.

“Non mi sembra che l’autobus passi da Corso Nicotera, si deve spostare”. In effetti non rilevo fermate. Ma dove devo andare? Sono già in pieno centro cittadino! È possibile che non transitano bus?

Decido di spostarmi, ma devo acquistare il biglietto (ho letto sul sito, questo sì, che l’acquisto del biglietto a bordo è maggiorato, giustamente, di un euro). Avrei voluto, acquistare il titolo di viaggio. Il biglietto? Boh! Tabaccherie? No grazie! Edicole? No grazie!
Mi reco alla prima fermata utile, ovvero le persone suggeriscono di andare in Piazza Mazzini, “forse li potete trovare un autobus che vi porta vicino a Savutano, se passa. Oggi è sabato…..”. Perché “vicino a Savutano”? Non vi sono mezzi pubblici che servono un quartiere residenziale come Savutano? Perchè se passa? Il servizio feriale comprende anche il sabato, altrimenti ci sarebbe il periodo di esercizio pre festivo. Inizio a dubitare sulla possibilità di utilizzo del mezzo pubblico.

In Piazza Mazzini mi aspetto una palina (dicasi palina “segnale stradale indicante le linee che transitano alla fermata”) e gli orari previsti di passaggio. Rilevo poco in la un pannello con le informazioni delle linee presentate come rilevato nella foto. Un pasticcio peggiorato dalla poca visibilità dell’area nonostante ci si trovi in pieno centro della città. 
La fermata non è assolutamente paragonabile agli standard previsti dal Decreto Burlando (la legge quadro del TPL), lo stallo di sosta del mezzo lungo la carreggiata è visibile per pochi, oltre che occupata da auto parcheggiate abusivamente (la Polizia Locale non si è vista per tutto il pomeriggio).
C’è gente in piazza, è sabato. Chiedo: Devo andare a Savutano, nella zona di Sambiase. “Caro signore, a Lamezia gli autobus passano quando vogliono. Non vi so dire”. Risposte in coro unanime. 

Attendo, attendo, attendo. Inutilmente. 
Provo a telefonare in azienda al numero riportato sul sito istituzionale (0968 441 812, Sede legale/Operativa). Niente. Non risponde nessuno. 

A questo punto depongo le armi, mi arrendo. Non mi resta che telefonare e farmi venire a prendere. 

Questa la mia esperienza. 
Tutto ciò non mi piace. Lamezia ancora è la terza città calabrese, non stiamo parlando di un piccolo Comune sperduto nelle montagne (con tutto il rispetto di questi ultimi e la piena vicinanza per gli sforzi profusi in carenze di risorse). 
Lamezia non merita questo. La Regione Calabria ogni anno corrisponde a Lamezia Multiservizi all’incirca un milione e mezzo di euro per i servizi di Trasporto Pubblico Locale. 
Con questo denaro la città deve usufruire di servizi che siano veramente tali e non sperare che il mezzo pubblico passi dalla fermata. 
I cittadini devono conoscere gli orari di passaggio dei mezzi alle fermate, le quali devono essere riconoscibili attraverso paline attrezzate almeno con gli orari (l’AVM è un sogno), lo stallo di fermata (vernice a terra di colore giallo con scritta Fermata bus). 
I cittadini devono poter acquistare facilmente il biglietto in città, devono poterlo acquistare attraverso app o sms. 
I cittadini devono avere a disposizione un sevizio di trasporto che serva anche l’area commerciale della città, la via dello shopping. Un bus elettrico che percorra il centro storico di Nicastro, cuore nevralgico della città. 
 
I cittadini devono poter prendere il mezzo di trasporto pubblico. I ragazzi, se vogliono uscire sabato sera o nel we, devono poter utilizzare il mezzo pubblico, sapendo che lo stesso passa in orario alla fermata. 
I cittadini devono avere la possibilità di spostarsi in città come accade nel resto d’Italia, d’Europa e del mondo in aree simili a quella di Lamezia. 
Non mi sembra che stiamo chiedendo troppo, in fondo la Regione Calabria trasferisce annualmente i fondi all’azienda. 
Auspico un intervento della Commissione Straordinaria al fine di monitorare i servizi erogati sul territorio di loro competenza. 
Auspico una pronta risposta di Lamezia Multiservizi nel rendere maggiormente fruibile i servizi di TPL. 
Auspico una presa di posizione delle parti sociali e non.

Auspico una migliore opportunità di spostamento in città, evitando di essere dipendente dall’automobile.

Auspico più attenzione verso la mia, la nostra, la vostra Lamezia.

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MARCO FOTI
Marco Foti, pugliese di origini, ha vissuto e studiato a Reggio Calabria dove si è laureato, presso l’Università Mediterranea, in ingegneria civile, indirizzo trasporti.
Ha iniziato la propria attività professionale presso l’ateneo di Reggio Calabria in parallelo alla libera professione nel settore dell’ingegneria civile e dei lavori pubblici.

Vive in Liguria dove è Iscritto all’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Genova. Esperto di pianificazione e programmazione dei sistemi di trasporto e dei servizi di logistica, è stato membro della Commissione Trasporti dell’Ordine di appartenenza ed è stato selezionato tra gli esperti di riferimento per il Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture per il periodo 2011-2012 e 2016-2017.

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