“I tre giorni di Pompei” raccontati da Alberto Angela a Lamezia

angela_lamezia1LAMEZIA TERME (CZ) – È stato un pubblico calorosissimo quello che ieri pomeriggio ha accolto Alberto Angela in occasione della presentazione del suo ultimo libro “I tre giorni di Pompei”. Una presentazione che avrebbe dovuto tenersi nei corridoi del Museo Archeologico di Lamezia ma che è stata dirottata nel teatro Grandinetti dato che la gente era tantissima.

Dunque, dopo un’iniziale confusione, la presentazione è iniziata e l’autore ha dato il meglio di sé. Uscito il 26 novembre scorso, “I tre giorni di Pompei” narra la più grande tragedia dell’antichità: l’eruzione del 79 d.C. del Vesuvio che distrusse e seppellì Pompei insieme a Ercolano, Oplontis, Nuceria Alfaternae Stabiae. Un racconto dettagliato e aggiornato grazie ai più recenti studi che, come rivelato dallo stesso autore, hanno portato alla scoperta di sorprese sensazionali.

“La prima grande sorpresa – ha detto – è stata quella di apprendere che l’eruzione non è avvenuta il 24 agosto, come si è sempre creduto finora, bensì il 24 ottobre. Ciò lo si evince da alcuni dettagli quali la presenza di bracieri nelle case o castagne per strada, etc”. Altra importante novità è che all’epoca dei fatti il Vesuvio non era così in vista come oggi, si intravedeva solo la base dunque era impossibile capire che le avvisaglie, quali scosse di terremoto, erano legate ad un’imminente eruzione. Quest’ultima avvenne alle 13 e “sprigionò una quantità di energia talmente tanto forte che in meno di venti ore Pompei venne sommersa da sei metri di pomici. La gente morì sotto un diluvio ustionante di ceneri e gas. Gli abitanti della vicina Ercolano, vennero sepolti sotto venti metri di fango”.

Nel suo libro Alberto Angela, dopo molti anni passati a studiare la zona con il supporto di archeologi e vulcanologi, ha ricostruito quei giorni fatali (23-25 ottobre d.C.), e lo ha fatto attraverso le tracce lasciate da quella civiltà così simile alla nostra. Infatti è stato possibile ricostruire le vicende di alcuni personaggi: un cinico banchiere, un politico ambizioso, i baristi che si facevano concorrenza, etc.

angela_lamezia2Il noto personaggio televisivo stamani ha incontrato gli studenti di tutti gli istituti superiori lametini nell’auditorium del Liceo “Campanella” di Lamezia Terme. I ragazzi hanno posto all’autore delle domande di carattere scientifico, filosofico, storico, etc scaturite da riflessioni effettuate in classe con i professori. Prima di porre suddette domande hanno effettuato una rappresentazione coreografica dei tre giorni di Pompei raccontati nel libro. Lo hanno fatto indossando costumi e gioielli tipici del periodo di riferimento, grazie all’artista e stilista Manuelita Iacopetta.

Nel corso della rappresentazione l’orchestra degli studenti dell’indirizzo musicale ha eseguito l’accompagnamento musicale ed è stato letto un passo del testo che funge da introduzione di tutta la storia. Dalle domande fatte dai ragazzi Angela ha avuto modo di approfondire aspetti che la sera prima non aveva trattato quali ad esempio il ruolo delle donne nella società pompeiana, la presenza di una comunità ebraica, le similitudini e le differenze tra la nostra società e quella pompeiana, ed ha avuto modo di stimolare i giovani studenti al dare importanza ai dettagli e alla propria curiosità.

“I valori sono importanti, quello fondamentale è il sacrificio. Inoltre è importante che voi abbiate la mente aperta e che vi lasciate muovere dalla curiosità. Andate avanti e credete in voi stessi”. L’autore nel corso delle due giornate lametine ha sottolineato come gli incassi saranno devoluti al restauro dell’affresco della Casa dell’Adone Ferito. Il dipinto sarà dunque oggetto di un prossimo intervento di restauro che andrà a integrare gli altri interventi sugli apparati decorativi di tutta la casa, per consentirne la futura riapertura al pubblico. In ultima battuta anche il sindaco della città, Gianni Speranza, è intervenuto esprimendo la propria soddisfazione per la riuscita dell’evento e per come la città ha risposto, “ciò mi rende orgoglioso di essere stato il vostro sindaco”.

Denise Di Matteo

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