I Giovani di Fronti replicano alle dichiarazioni di Cutrì (Labor)
LAMEZIA TERME (CZ) – “Lette le dichiarazioni di Vincenzo Cutrì , attualmente presidente del circolo Labor di Fronti, ci preme smentire lo stesso ex consigliere comunale relativamente a specifiche esternazioni fatte a mezzo stampa, riguardo il risultato raggiunto dal candidato Salerno di Forza Italia nelle urne della sezione 30 (Fronti di Lamezia Terme).
Tralasciando le considerazioni in merito alla legittimità della candidatura a sindaco di Pasqualino Ruberto, che non ci riguardano e sulle quali non ci interessa esprimere alcun giudizio, siamo obbligati a sconfessare con forza Cutrì laddove lo stesso dichiara che ”Labor è ormai ben radicato in particolare a Fronti dove i residenti considerano il movimento di cui fa parte un punto di riferimento”.
Le nostre considerazioni partono dall’assoluta mancanza di obiettività nell’analisi del dato politico effettivamente emerso dalle urne della frazione: 117 voti a favore del sostenuto di Labor, Nazareno Salerno, contro 107 schede nulle siglate dai giovani di Fronti, frutto di una protesta attuata a favore e a difesa del territorio e contro un sistema di mercanzia cui si assiste da anni proprio a ridosso delle consultazioni elettorali, mentre il paese continua a rimanere indifeso, inascoltato, non rappresentato e ancora una volta considerato dai politicanti come un facile bacino da cui attingere voti.
Il nostro risultato afferma indubbiamente quanto buona parte della popolazione non condivida più l’attuazione di un vecchio modello politico basato su schemi e sistemi che non funzionano più e di cui lo stesso Cutrì, tra gli altri, ne è sempre stato primo promotore.
Centinaia di voti nulli ottenuti in pochi giorni di mobilitazione giovanile all’interno del paese, contro anni ed anni di politica “porta a porta” attuata dall’ex consigliere comunale sono chiara espressione di discontinuità rispetto alle logiche di veterani politici o pseudo tali che, prima di rappresentare questa o quella formazione partitica, hanno il dovere di difendere i propri territori, che gridano aiuto da anni, con azioni concrete che creino socialità tra i residenti e battaglie finalizzate al raggiungimento di obiettivi comuni. Nel caso specifico della nostra comunità, visti i dati, non possiamo esimerci dal consigliare all’attuale rappresentante di Labor di evitare dunque, di utilizzare in maniera troppo facile e semplicistica la parola “radicamento” o “punto di riferimento per la popolazione residente” di un dato partito o movimento di sua propria appartenenza del momento.
A nostro parere è finito il tempo della vecchia politica, degli antichi sistemi e delle amicizie. Forte è l’urlo di libertà e di dignità personale e territoriale. Sulla città di Lamezia ne è prova il 30% di astenuti rispetto alle scorse regionali, sulla frazione di Fronti,invece, dove si è registrata un’alta affluenza (il 55% degli aventi diritto al voto) ne danno atto i numeri chiari e inequivocabili usciti dall’urna: 183 voti dispersi su 28 candidati diversi che equivale ad una media di 6,5 voti per candidato,contro 117 voti per Salerno e 107 voti a difesa del paese,espressi da cittadini liberi e stanchi che,a questo punto,rappresentando un radicamento uguale e contrario a quello che professa Cutrì ne sconfessano le dichiarazioni, forse esternate con troppa leggerezza o con un falso gaudio necessario a nascondere un minimo di amaro in bocca e la realtà dei fatti”.
I GIOVANI DI FRONTI
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